(ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 05 GIU – Il Papa, al Regina
Coeli, ha paventato il rischio di una “escalation” nel conflitto
in Ucraina e ha lanciato un nuovo appello perché si proceda a “concreti” negoziati di pace. “A cento giorni dall’inizio
dell’aggressione armata all’Ucraina – ha detto Papa Francesco –
sull’umanità è calato nuovamente l’incubo della guerra che è la
negazione del sogno di Dio: popoli che si scontrano, popoli che
si uccidono, gente che, anziché avvicinarsi, viene allontanata
dalle proprie case. E mentre la furia della distruzione e della
morte imperversa e le contrapposizioni divampano, alimentando
una escalation sempre più pericolosa per tutti, rinnovo
l’appello ai responsabili delle nazioni: non portate l’umanità
alla rovina, per favore, non portate l’umanità alla rovina. Si
mettano in atto veri negoziati, concrete trattative per un
cessate il fuoco e per una soluzione sostenibile”.
“Si ascolti il grido disperato della gente che soffre, lo
vediamo sui media tutti i giorni. Si abbia il rispetto della
vita umana, si fermi la macabra distruzione – ha chiesto ancora
il Pontefice – di città e di villaggi dappertutto. Continuiamo
per favore a pregare, a impegnarci per la pace senza stancarci”.
Infine Papa Francesco ha espresso solidarietà ai pescatori e
a tutte le categorie di lavoratori che stanno soffrendo le
conseguenze del conflitto in Ucraina, primo tra tutti il rincaro
dei carburanti. (ANSA).
Fonte Ansa.it