(ANSA) – MILANO, 08 GIU – Due distinte organizzazioni
criminali che avevano in comune lo stesso obiettivo: violare i
sistemi di videosorveglianza delle abitazioni private di
cittadini inconsapevoli, o quelle, per esempio, dei camerini di
grandi magazzini o degli spogliatoi di piscine e palestre.
Utilizzavano due gruppi social, uno ‘premium’, dove si
potevano guardare immagini, anche di minori, che venivano
condivise dagli amministratori, e un altro gruppo ‘vip’ dove –
dopo aver ricevuto le credenziali per cifre irrisorie, circa 20
euro –
ognuno poteva guardare ‘in diretta’ le immagini di un
determinato impianto di videosorveglianza. (ANSA).
Fonte Ansa.it