(ANSA) – MONZA, 17 GIU – La Procura di Monza ha chiesto il
rinvio a giudizio di un autista Atm, italiano di 47 anni, che
l’11 dicembre del 2020 ha investito e ucciso Cristina Conforti,
53 anni, a Cinisello Balsamo nel Milanese. Quando l’ha travolta,
stava chattando con lo smartphone ed organizzando incontri a
luci rosse, come ha stabilito una perizia disposta sul suo
telefonino dalla pm di Monza Michela Versini. L’uomo dovrà
rispondere di omicidio stradale. L’udienza preliminare è
prevista per la prossima settimana.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini e confermato dalla
perizia, l’autista stava chattando via social da circa mezz’ora
con una persona, concordando prestazioni sessuali, quando ha
travolto la cinquantatreenne. L’autista, si legge nella
richiesta di rinvio a giudizio “non prestava adeguata attenzione
alla guida, essendo impegnato in conversazioni scritte via
Facebook”, tanto da “urtare con il pneumatico il cordolo in
cemento del marciapiede, non accorgendosi della presenza del
pedone”, così “colpendola con il cristallo del parabrezza e
proiettandola alla base dell’autobus” per poi investirla e “trascinarla fino alla fine della corsa”, causandone il decesso.
“Non sapevamo neppure con quali parole spiegare ai familiari
di Cristina l’utilizzo che questa persona stava facendo del
proprio cellulare – ha detto Fernando Rosa, responsabile Giesse
Risarcimento Danni di Monza, che assiste la famiglia – E’
inaudito morire in simili circostanze; inizialmente sembrava
solo una banale distrazione, invece è emerso qualcosa che non ci
saremmo mai aspettati”. (ANSA).
Fonte Ansa.it