Le vendite globali di telefoni cellulari scenderanno del 7,1% entro la fine dell’anno, una revisione al ribasso rispetto ad una precedente stima di crescita del 2,2%. A fare un’analisi la società Gartner che nell’ultimo rapporto cita l’inflazione, l’invasione russa dell’Ucraina e il blocco in Cina quali cause principali dell’inversione di tendenza. Porterà le spedizioni di smartphone nel 2022 ad attestarsi su 1,46 miliardi di unità invece delle 1,60 miliardi previste. Il 2021 si era chiuso con 1,57 miliardi di spedizioni.
“Bisogna considerare almeno 150 milioni di spedizioni in meno quest’anno visto che le persone, per vari motivi, hanno deciso di tenere il loro telefono per altri tre mesi, invece di cambiarlo” ha spiegato alla Reuters, Ranjit Atwal, analista senior director di Gartner. La crisi del settore coinvolge in modo particolare i colossi della telefonia mobile con il mercato cinese che traina in basso le stime. La conseguenza dei blocchi ripetuti per il Covid-19, sia nella vita sociale che produttiva per le fabbriche di alcuni distretti cinesi, porteranno per Gartner le spedizioni in Cina a scendere del 18,3% a fronte di un -5,8% a livello globale.
Ad essere interessati al calo sono anche i Pc. Il segmento dovrà affrontare una flessione del 9,5%, più alta delle stime precedenti che parlavano di un -4%. Una previsione che rispecchia quanto affermato negli ultimi mesi dagli operatori del settore, come il produttore di chip Advanced Micro Devices, che a inizio giugno aveva affermato che il mercato dei computer era destinato a rallentare dopo due anni “molto forti”.
Fonte Ansa.it