Giappone, giustiziato un 39enne che uccise sette persone

(ANSA) – TOKYO, 26 LUG – Un giapponese di 39 anni condannato
a morte per aver ucciso sette persone nel giugno 2008 nelle
strade di Akihabara, il distretto dell’elettronica di Tokyo, è
stato giustiziato. Lo hanno riferito oggi i media locali,
inclusa l’emittente pubblica Nhk.
    Tomohiro Kato aveva guidato un camion contro i passanti in
pieno giorno, prima di scendere dal veicolo e pugnalare persone
a caso tra la folla con una lama a doppio taglio uccidendo sette
persone e ferendone dieci. La sua condanna a morte era stata
confermata dalla Corte d’appello nel settembre 2012, dopo un
verdetto di primo grado nel marzo 2011. La Corte suprema
giapponese aveva respinto l’appello di Kato nel 2015, rendendo
la sentenza definitiva.
    All’epoca lavoratore precario in uno stabilimento di
produzione di componenti per auto in una piccola città del
Giappone centrale, l’uomo poco prima del massacro aveva appreso
che il suo contratto sarebbe scaduto alla fine di giugno 2008.
    Ospitato dal suo datore di lavoro, aveva confidato su internet
che temeva di diventare un senzatetto. Nel corso di
un’audizione, Kato aveva anche spiegato di aver commesso la
strage a causa delle critiche di cui era stato oggetto sul web.
    Dopo il massacro, le autorità giapponesi hanno vietato il
possesso di pugnali a doppio taglio con lame più lunghe di 5,5
centimetri.
    È la prima applicazione della pena di morte in Giappone dallo
scorso dicembre, quando tre persone condannate per omicidio sono
state giustiziate per impiccagione. Il Giappone è, insieme agli
Stati Uniti, uno degli ultimi paesi industrializzati e
democratici a ricorrere ancora alla pena di morte, condanna
ampiamente sostenuta dall’opinione pubblica giapponese. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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