Elezioni: Di Battista, autunno duro ma non per produttori armi

(ANSA) – ROMA, 27 LUG – “‘Sarà un autunno difficile’ ha
commentato ieri Draghi. Per tutti, tranne per i produttori di
armi”. Lo scrive in un lungo post su Fb di Alessandro Di
Battista.
    “I primi a violentare la volontà popolare sono coloro che la
tirano in ballo solo quando gli conviene. Prendiamo le questioni
armi in Ucraina e corsa al riarmo. La maggior parte degli
italiani è contraria – sostiene l’ex M5s -. Lo era 5 mesi fa e
lo è ancor più adesso. Inviare armi in Ucraina non serve a porre
fine alla guerra, serve ad iniziare una nuova corsa al riarmo.
    Le armi che inviamo verranno ricomprate con denaro pubblico. È
la richiesta della NATO in fondo. Aumentare la percentuale del
PIL in armamenti. Il tutto in uno dei momenti più drammatici dal
punto di vista sociale dal dopoguerra”.
    “Sapete quali sono le prime 6 aziende produttrici di
armamenti al mondo? – continua Di Battista – Lockheed Martin,
Raytheon Technologies, Boeing United States, Northrop Grumman,
General Dynamics e BAE Systems. Le prima 5 sono USA, la sesta è
britannica. Stranamente Stati Uniti e GB sono i due paesi che
più spingono sull’invio di armi in Ucraina e sulla corsa al
riarmo. Su questo tema la volontà popolare viene ascoltata?
Quanti partiti o movimenti hanno nel loro programma come primo
punto lo stop all’invio di armi e lo stop all’incremento delle
spese militari? In tutto ciò fior di procuratori antimafia e
reporter liberi sostengono che molte della armi arrivate in
Ucraina nei prossimi mesi finiranno nel mercato nero. Verranno
dunque acquistate da gruppi criminali e gruppi terroristici”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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