(ANSA) – ROMA, 30 LUG – L’inflazione continua ad essere,
assieme alle bollette di luce e gas, la principale emergenza del
paese, con i prezzi che anche a luglio hanno fatto registrare
rincari record. Un salasso che colpisce le famiglie italiane,
indifese di fronte ad incrementi dei listini che si abbattono su
settori indispensabili come alimentari e trasporti.
Lo denuncia oggi il Codacons, che ha elaborato uno studio per
capire come l’inflazione registrata in Italia nei primi 7 mesi
dell’anno si rifletta sui bilanci delle famiglie.
Oggi il tasso di inflazione acquisita per il 2022 è pari secondo
l’Istat al +6,7% – spiega l’associazione – Questo significa che,
a parità di consumi, gli italiani subiscono nel corso dell’anno
un aggravio di spesa pari a complessi +53,5 miliardi di euro per
l’acquisto di beni e servizi rispetto al 2021, a causa proprio
dell’aumento di prezzi e tariffe.
Solo per la spesa alimentare, la cui inflazione acquisita è pari
al +7,5% nel 2022, le famiglie spendono in totale quasi 10,9
miliardi di euro in più.
Si apre poi il capitolo spinoso delle vacanze estive, con il
settore del turismo colpito nell’ultimo mese da pesanti rincari
e il comparto “trasporti” che registra a luglio tariffe in
aumento del +13,9% su base annua.
“Chi parte per andare in vacanza dovrà mettere mano quest’anno
al portafogli – denuncia il presidente Carlo Rienzi – Solo per
la voce trasporti una famiglia si ritrova oggi a subire un
salasso pari in media a +481 euro annui rispetto al 2021. A
luglio le tariffe dei biglietti aerei internazionali sono
infatti salite del +160,2% su base annua, i traghetti del 9,1%,
la benzina è aumentata del 22,3% e il gasolio del 30,9%. I
pacchetti vacanza salgono del 5,7% mentre per dormire in un
albergo si spende in media il 15,8% in più. Accelerano gli
aumenti per bar e ristoranti, che a luglio hanno ritoccato i
listini in media del +5%”.
“Le vacanze estive del 2022 saranno ricordate come le più salate
degli ultimi anni, con i prezzi e le tariffe del comparto
schizzati alle stelle che rischiano di trasformare la
villeggiatura in un lusso per ricchi e di impoverire
ulteriormente una consistente fetta di popolazione” – conclude
Rienzi. (ANSA).
Fonte Ansa.it