(ANSA) – ROMA, 30 AGO – L’Ecuador ha avviato un’indagine
sull’uccisione di quattro tartarughe giganti delle Galapagos,
che si sospetta siano state cacciate e mangiate. I loro resti
sono stati trovati in un parco nazionale di Isabela, l’isola più
grande dell’arcipelago ecuadoriano.
L’uccisione di questi animali in via di estinzione è vietata
dal 1933, ma negli ultimi due anni ne sono stati cacciati quasi
una ventina. La carne di tartaruga una volta era considerata una
prelibatezza, ma secondo le leggi attuali chi uccide questi
rettili ora rischia fino a tre anni di carcere.
Nel settembre 2021, sempre su Isabela, i ranger del parco
trovarono i resti di 15 tartarughe giganti della Sierra Negra.
Le prove raccolte all’epoca indicavano che fossero state uccise
per uso alimentare. E il recente ritrovamento dei resti di altri
quattro animali ha riacceso i timori che la pratica continui
nonostante il divieto totale.
Gli esperti eseguiranno l’autopsia sui resti e un’unità
specializzata in crimini ambientali sta raccogliendo le
testimonianze degli agenti del parco nazionale.
Attualmente si stima che le tartarughe giganti al mondo siano
15mila rispetto alle 200mila del diciannovesimo secolo. (ANSA).
Fonte Ansa.it