Social network, blog, campagne pubblicitarie online: sono tante le strategie che si possono utilizzare per inviare comunicazioni, offerte e promozioni al proprio pubblico di riferimento e per raggiungere gli obiettivi di business che ci si è predisposti.
Le email restano uno degli strumenti più potenti, poiché garantiscono elevati tassi di successo e riescono, quando ben strutturate, a catturare l’attenzione di utenti sempre più distratti dal grande numero di contenuti in cui si imbattono ogni giorno.
Sono tante le piccole, medie e grandi imprese, le associazioni e le organizzazioni di ogni tipologia e con finalità differenti che decidono di inviare mail ai propri clienti, potenziali tali o alle persone interessate a ricevere informazioni. Lo fanno servendosi di software e tool che facilitano il lavoro e rendono più semplice l’inoltro massimo a più contatti, che automatizzano alcuni processi e offrono set di strumenti per personalizzare il contenuto.
Tra le piattaforme più amate c’è Mailchimp, diffusa in tutto il mondo e utilizzata da piccole realtà, grandi multinazionali e brand famosi.
È una piattaforma web estremamente intuitiva per l’invio di newsletter, adatta sia agli esperti di marketing che vogliono elaborare strategie complesse, che a coloro che hanno poca dimestichezza con gli strumenti del digital marketing, ma hanno intenzione di inviare comunicazione ai propri interlocutori.
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0. Mailchimp cos’è e come funziona: una soluzione semplice per l’invio delle email
Mailchimp è un software che permette l’automazione dell’invio delle newsletter e lo sviluppo di strategie di direct email marketing (DEM). È pensato per soddisfare diverse esigenze e per essere utilizzato da Freelancer e agenzie, esperti di marketing o responsabili di piccole attività locali.
Oltre 13 milioni di aziende in tutto il mondo, tra cui brand noti, ne hanno apprezzato le numerose funzionalità e i vantaggi offerti e hanno deciso di integrare Mailchimp nelle loro strategie. Oggi è, senza dubbio, uno dei software più conosciuti e diffusi.
Nasce negli Stati Uniti d’America da un’idea di Ben Chestnut e Mark Armstrong, a cui si è aggiunto, in un secondo momento, Dan Kurziu. La società, che oggi fattura milioni di dollari, è nata come una startup ed è cresciuta nel tempo.
Nel 2001 è stata fondata la Rocket Science Group, una piccola società di consulenze di web design per aziende. Ciò che veniva più richiesto dai clienti era un aiuto per inviare facilmente mail ai propri contatti. È stata così sviluppata una prima versione di Mailchimp, nel 2006, come progetto parallelo da portare avanti e da utilizzare solo all’interno dell’azienda.
Il business delle email è diventato immediatamente più redditizio. Nel 2007 Chestnut, Armstrong e Kurziu hanno deciso di dedicarsi esclusivamente a Mailchimp, concentrando i loro sforzi per offrire servizi sempre più utili e competitivi.
Il logo scelto per Mailchimp è quello di uno scimpanzè e vuole rappresentare l’estrema semplicità di utilizzo della piattaforma. L’obiettivo dei fondatori era quello di aiutare soprattutto le piccole imprese con uno strumento poco complesso e facilmente utilizzabile anche dai non esperti di marketing e da coloro che hanno con poche competenze informatiche.
È un software completo, con numerose funzionalità. Permette la creazione di email attraverso temi, layout e strutture predisposte, di creare mailing list, profilare tutti i contatti indicandone le caratteristiche e le qualità, visualizzare report e metriche per misurare i risultati ottenuti.
Attraverso le automazioni si possono inviare messaggi altamente personalizzati a coloro che sono maggiormente interessati a riceverli e ben predisposti a compiere le azioni auspicate. Queste si possono basare sui comportamenti degli utenti, in modo da guidarli nel miglior modo possibile lungo tutto il customer journey verso una conversione profittevole per l’azienda.
È lo strumento perfetto per pianificare campagne di marketing, poiché permette di selezionare segmenti di audience, di programmare l’invio delle email, di inserire allegate e link, di fare integrazioni con piattaforme esterne (ad esempio WordPress) e di visualizzare gli insight in tempo reale, controllare i risultati ottenuti e apportare immediatamente modifiche laddove si ritenga necessario per ottimizzare le risorse.
Nel corso degli anni sono state aggiunte molte possibilità, come quella di creare delle landing page, website, costruire la customer journey, fare A/B test, targeting comportamentale, segmentazione avanzata, testing multivariato e report comparativi.
Mailchimp è nato come servizio a pagamento. Nel 2009 è stata aggiunta la possibilità di accedere alle funzionalità di base gratuitamente, con delle limitazioni per quanto riguarda il numero di contatti importabili e gli invii mensili e giornalieri.
La modalità freemium è perfetta per i liberi professionisti e le piccole attività in crescita che vogliono comunicare attraverso le email. Per coloro che hanno bisogno di inviare messaggi ad audience più ampia e con una frequenza superiore, che vogliono accedere a strumenti di automazione e ottimizzazione e alle funzionalità avanzate sono stati ideati dei piani di abbonamento che rispondono ad ogni esigenza e che hanno un costo che parte dagli 10,61 euro al mese e che può superare i 288 euro. Sono previsti sconti per enti no-profit e di beneficenza.
Per approfondimento: Mailchimp, una soluzione semplice per l’invio di e-mail
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1. Mailchimp: accesso alla piattaforma e creazione della lista contatti
Accedere a Mailchimp è gratuito e non richiede la sottoscrizione immediata di un abbonamento. Per fare il login occorre andare sul sito ufficiale della piattaforma e inserire le proprie credenziali. Se ancora non si è iscritti, è necessario procedere con la registrazione.
Selezionando la voce ‘iscriviti gratuitamente’ si aprirà una pagina attraverso la quale creare il proprio profilo su Mailchimp. Verrà richiesto di inserire l’indirizzo email, preferibilmente quello dell’azienda, un username che non sia già stato scelto da altri utenti e una password. Registrandosi, si accettano i termini e le condizioni del servizio.
In fase di registrazione è possibile scegliere tra il piano gratuito o sottoscrivere uno di quelli a pagamento previsti dalla piattaforma. Si potrà accedere alle forme di abbonamento anche in un secondo momento facendo un upgrade.
Quando si crea un account su Mailchimp si ottiene l’accesso agli strumenti di email marketing. Si può immediatamente iniziare ad organizzare il proprio pubblico di riferimento, i contatti già ottenuti in passato, profilare i clienti e scrivere e disegnare nuove mail.
Una volta impostato l’account, si inizia a creare la lista dei propri contatti, importandoli o aggiungendoli manualmente sulla piattaforma. Per fare una buona attività di marketing è opportuno avere una mailing list costantemente aggiornata e disporre del maggior numero di dettagli possibili.
Ci sono diversi tipi di contatto che possono essere aggiunti su Mailchimp. Quelli iscritti contengono gli indirizzi di coloro che hanno dato l’autorizzazione a riceve mail da parte dell’azienda, quelli disiscritti tutti coloro che hanno revocato il consenso e i non iscritti chi ha interagito in qualche modo con l’azienda senza mai accettare la possibilità di ricevere informazioni e comunicazioni.
Mailchimp è molto attento alle pratiche di email marketing messe in atto dagli utenti e al modo in cui quest’ultimi raccolgono le informazioni dei contatti e le utilizzano. L’obiettivo è quello di non consentire in alcun modo lo spam o l’utilizzo improprio degli indirizzi di posta elettronica. Ha previsto una serie di requisiti che vanno rispettati per preservare l’affidabilità del servizio.
Non possono essere utilizzate liste di contatti di terze parti, incluse quelle acquistate, noleggiate o ricavate da altre fonti. Il pubblico deve essere creato interamente e autonomamente dall’utente proprietario dell’account. È necessario ottenere e rispettare le autorizzazioni.
Applicando delle best practice, si potrà realizzare un’audience che garantisce un ottimo ritorno sull’investimento (ROI). L’ideale è creare un pubblico principale e poi organizzarlo con i tag, o in gruppi e segmenti. Essere sicuri di avere contatti che hanno fornito l’autorizzazione o sono interessati a ricevere le comunicazioni, permetterà di evitare bassi tassi di apertura e disiscrizioni. Se il coinvolgimento di alcuni utenti è sempre basso, si può prendere in considerazione l’idea di rimuoverli dalle proprie liste.
Una preliminare buona organizzazione del pubblico permetterà di ottenere maggiore successo dalle campagne di email marketing.
Ci sono diversi modi per aggiungere un pubblico su Mailchimp. Si può fare l’upload di una lista contatti già precompilata e stilata in formato CSV o TXT. All’interno del file possono essere indicati importanti dati di segmentazione, come data di nascita, luogo di residenza o data di sottoscrizione alla newsletter.
Per importare il file bisogna recarsi nella sezione ‘Audience’, successivamente nella ‘Audience dashboard’, fare click su ‘Add Your Contacts’ e caricare il file precedentemente stilato. Sarà poi possibile organizzare i contatti all’interno della piattaforma selezionandone lo stato, associandoli a dei gruppi o aggiungendo dei tag.
In alternativa, è possibile aggiungere i contatti manualmente, inserendo ogni singolo indirizzo, i dettagli e le caratteristiche relative all’utente, o importare le email del proprio pubblico da un servizio esterno andando incontro ad un notevole risparmio di tempo. Tra le applicazioni di cui è supportata l’integrazione vi sono Zapier, Salesforce, WooCommerce, QuickBooksOnline, SquarespaceCommerce e Shopsync.
Ad ogni pubblico creato su Mailchimp viene associato un modulo d’iscrizione altamente personalizzabile, che può essere condiviso e diffuso sui social network, sul sito web ufficiale dell’organizzazione o su un’applicazione mobile per incrementare gli iscritti.
Nella dashboard dedicata al pubblico, si possono studiare tutte le caratteristiche della propria audience per poter comprendere velocemente come comunicare con loro. Vengono indicate le località principali, le interazioni generate dalle email, i tag, dati demografici e molti altri elementi utili.
Per approfondimento: Cosa sono i tag di Mailchimp e come usarli
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2. Mailchimp: cosa sono i tag e come segmentare il pubblico
La segmentazione del pubblico è la chiave del successo di ogni attività di marketing. Inviare contenuti solo a coloro che possono essere interessati permette un notevole risparmio di risorse e l’incremento delle possibilità di conversione e di successo.
Il pubblico può essere segmentato in base a qualsiasi criterio sia ritenuto utile e opportuno: età, sesso, hobby, interessi, località, lingua o modelli comportamento o di acquisto.
È possibile combinare fino a cinque criteri di segmentazione. Si possono creare in base alle attività di automazione, creando segmenti di contatti in base al fatto che abbiano avviato o completato una determinata attività.
Un segmento può essere creato per l’attività sulla campagna, in base a come gli iscritti hanno interagito con le campagne di email marketing, se hanno risposto, alla loro data di iscrizione, le applicazioni per la gestione della posta elettronica utilizzate, la lingua, lo stato, e tantissime altre opzioni.
Ai contatti possono essere aggiunti dei tag, che sono delle etichette che indicano delle caratteristiche che più individui hanno in comune e che possono essere utilizzate per personalizzare la comunicazione e la creazione dei messaggi.
I tag di Mailchimp sono altamente personalizzabili. Ogni account può creare quelli che più ritiene opportuni per organizzare il pubblico con le informazioni possedute dalle organizzazioni. Con le etichette si può filtrare l’audience e interagire solo con le persone che detengono determinate caratteristiche.
I contatti possono essere ordinati in base ai loro interessi e alle loro preferenze in gruppi. Quando se ne crea uno bisogna inserire un nome per la categoria e i nomi per ogni singolo gruppo. Ad esempio, si può creare la categoria studenti, e poi un gruppo per ogni anno scolastico.
Per approfondimento: Mailchimp, accesso e lista contatti
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3. Come creare una campagna di email marketing
Creando delle liste di contatti e organizzando il proprio pubblico in gruppi, segmenti e con i tag, si ha tutto il necessario per poter avviare una campagna di email marketing. Mailchimp permette di realizzarla curando tutti i dettagli e di programmarla con largo anticipo.
Mailchimp ha 4 tipi di campagne email tra cui scegliere: le regular, che hanno un formato standard simile alle classiche email, le A/B test, che permettono di provare diverse strategie e capire qual è la più efficace, le plain-text campaigns, che non consentono la formattazione e le RSS campaigns, generate automaticamente dai contenuti di blog e siti.
Dopo aver individuato gli obiettivi da raggiungere e aver studiato il target di riferimento, capendone gli interessi e il modo più adatto per poter comunicare con il pubblico, si può iniziare a realizzare la struttura della email. Si può partire da un template già precompilato scegliendo tra quelli messi a disposizione della piattaforma in base agli obiettivi e all’estetica ricercata.
I più esperti o coloro che non riescono a trovare tra le proposte di Mailchimp quella più adatta alle proprie esigenze, possono personalizzare la mail in ogni sua parte realizzando un proprio template. Man mano che si aggiungono i contenuti, si può visualizzare il risultato che si sta ottenendo.
Quando si costruisce una mail si possono scegliere font, caratteri e colori per personalizzare il messaggio e le immagini, gli elementi multimediali e file da inviare ai destinatari.
Una volta perfezionata la mail bisogna indicare alla piattaforma chi la riceverà. Si può scegliere un pubblico intero, o individuare i destinatari utilizzando i tag, i segmenti o i gruppi. Prima di inviare, è importante ricontrollare la campagna per assicurarsi che sia impostata correttamente. Si può fare un invio di prova all’indirizzo che si preferisce per essere certi che l’aspetto estetico rispecchi ciò che si era immaginato e che sia tutto visibile sui dispositivi mobili.
Sono previste tre opzioni di base per l’avvio delle campagne. L’email può essere lasciata in sospeso, in attesa di ulteriori modifiche, inviata immediatamente ai destinatari selezionati o programmata per una data e un orario specifico.
Gli account che hanno sottoscritto un abbonamento che prevede funzionalità aggiuntive possono ottimizzare l’invio lasciando alla piattaforma il compito di individuare il momento migliore in base alle reazioni ottenute in precedenza e tenere in considerazione il fuso orario dei destinatari.
Si può strutturare il customer journey con un percorso automatizzato per guidare i clienti attraverso un’esperienza basata su chi sono e su come interagiscono con l’attività.
Una volta avviata la campagna e inviate le mail, si possono monitorare i risultati ottenuti per capire se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti o se è opportuno apportare delle modifiche alla propria strategia di email marketing prendendo delle decisioni consapevoli.
Mailchimp fornisce report sulla crescita e sul coinvolgimento dei contatti, restituendo utili informazioni sul loro comportamento. Si potranno monitorare i click sui link, i tassi di apertura, le disiscrizioni, il numero di mail che non raggiunge i destinatari e altri importanti dati.
Se l’account ha collegato un negozio a Mailchimp, si potranno tenere sotto controllo i dati di acquisto degli iscritti alle newsletter. In questo modo si potrà avere un quadro completo sui ricavi che si stanno ottenendo con le strategie di marketing messe in atto.
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4. Mailchimp guida all’utilizzo: creare di un template e inserire un pdf
Per velocizzare la creazione e l’invio delle mail, mantenendo un’immagine e una struttura che contraddistingue l’azienda, si possono creare dei template personalizzati da riutilizzare ogni qual volta si avvia una nuova campagna.
Si può partire da una pagina vuota o selezionare uno dei layout predisposti da Mailchimp, modificandolo completamente in base ai propri bisogni e alla propria creatività. Possono essere aggiunti dei blocchi, modificati i caratteri, inserite delle immagini, dei video, i loghi dell’azienda, gli indirizzi, dei campi precompilati, divider e pulsanti per la condivisione sui social network.
Quando si crea un nuovo template, il layout può essere modificato nella struttura, aggiungendo, spostando, eliminando o modificando i blocchi, o nello stile, cambiando i colori e i caratteri.
Per evitare rallentamenti, segnalazioni come spam e blocchi, la piattaforma non permette di allegare file alle mail. Tuttavia, ha previsto un modo per poter permettere agli utenti di inviare contenuti ai destinatari senza rendere la posta elettronica pesante o sospetto.
Per allegare un PDF, un’immagine, un documento o un video, Mailchimp ha predisposto un servizio di file hosting gratuito dove caricare i contenuti di diversa dimensione. Questi si possono aggiungere alle email sotto forma di collegamento.
Quando si sta creando una mail, cliccando sull’immagine della catenina che indica i collegamenti sarà possibile selezionare uno dei file precedentemente caricati sulla piattaforma o fare l’upload di quello desiderato. Mailchimp genererà un link che verrà inserito nella mail e sul quale i destinatari potranno cliccare per avviare il download. Attraverso i report della campagna sarà possibile capire quanti contatti hanno fatto click per scaricare l’allegato.
Per approfondimento: Mailchimp, campagne, template e inserimento di PDF
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Fonte Fastweb.it