(ANSA) – VENEZIA, 05 SET – “Sono grato alle persone che mi
hanno sempre appoggiato nella mia vita, che mi hanno consentito
di poter fare la musica che mi piace fare e ora mi seguono al
cinema, credo di poter restituire anche da qui la mia
gratitudine”: Harry Styles è il divo del giorno a Venezia 79. A
centinaia i giovani lo attendono fuori del Palazzo del cinema,
all’imbarcadero dove si è materializzato per partecipare alla
conferenza stampa di DON’T WORRY DARLING, il film con Florence
Pugh di cui è coprotagonista, diretto dalla sua compagna Olivia
Wilde Fuori Concorso.
Assente all’incontro stampa nella sala sold out da 140
giornalisti, la Pugh sarà stasera sul tappeto rosso. Sta girando
Dune 2 a Budapest, la sua sarà una toccata e fuga: “Florence è
una forza della natura, siamo grati che stasera riesca ad essere
qui, grati a lei e a Denis Villeneuve per averla stasera”, dice
la Wilde. Ma sul web impazzano i pettegolezzi su grandi
incomprensioni tra le due: rumors sul fastidio provato dalla
attrice per la storia d’amore, nata sul set, tra la regista e
l’attore protagonista, Harry Styles, quando lei stava ancora con
Jason Sudeikis, gossip sul presunto licenziamento di Shia
LaBeouf, sostituito in corsa da Harry Styles, ma soprattutto,
per le scene di sesso tra lei e Styles su cui si starebbe
puntando. “Il web si basa su questi gossip e non voglio
aggiungere altro”, ha risposto scocciata Olivia Wilde.
“Il fatto che ci siano molti lati negativi nei social è sotto
gli occhi di tutti – ha dato manforte Harry Styles – ma non è
solo così, tante cose positive avvengono grazie all’aiuto dei
social”.
DON’T WORRY DARLING, al cinema dal 22 settembre con Warner
Bros, è un thriller distopico ambientato negli anni ’50 nella
perfezione di Victory, un progetto segreto di ordine e
disciplina organizzato da una sorta di messia sexy (Chris Pine)
in cui gli uomini lavorano allo “sviluppo di materiali
avanzati”, mentre le mogli in perfetto stile americano
dell’epoca puliscono casa, cucinano e vanno a fare shopping. Ma
questa vita idilliaca è messa in discussione da Alice (Pugh), “un’eroina rivoluzionaria, sono questi i supereroi che vorrei
vedere oggi”, ha detto Wilde. (ANSA).
Fonte Ansa.it