Twitter ha pagato circa 7 milioni di dollari al suo ex capo della sicurezza Peiter Zatko come compensazione dopo il suo licenziamento a gennaio. L’accordo, rivela il Wall Street Journal, risale a giugno, pochi giorni prima che Zatko diventasse un ‘whistleblower’ protetto dalla legge: uno status che gli ha consentito di eludere un connesso accordo di riservatezza. L’ex dirigente ha accusato Twitter di non proteggere adeguatamente i dati sensibili e di aver mentito sui suoi problemi di sicurezza e sugli account spam: tutti elementi che Elin Musk potrà utilizzare nella sua contro causa per la decisione di abbandonare l’accordo da 44 miliardi di dollari per l’acquisto di Twitter.
Fonte Ansa.it