(ANSA) – ROMA, 11 OTT – “Serve un immediato intervento
importante da parte dell’Europa sul caro energia altrimenti
molti alberghi e imprese turistiche chiuderanno. Hanno fatto il
Recovery Fund per la pandemia e questo è come un nuovo Covid per
il turismo. Per fortuna non abbiamo la malattia e la morte delle
persone ma le conseguenze sulle aziende, che come gli alberghi
sono energivori, sono molto simili a quelle del Covid”. Lo dice
il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca in un’intervista
all’ANSA alla vigilia del TTG Travel Experience a Rimini dal 12
al 14 ottobre. “Se l’Europa esiste, a questo punto batta un
colpo. Deve aiutarci ma con i soldi, non con i crediti di
imposta” aggiunge.
Secondo Bocca il problema dell’energia è il primo enorme nodo
che il nuovo Governo dovrà affrontare. Anche in vista della
stagione invernale, che potrebbe segnare un nuovo importante
passo avanti nel riscatto del settore, così pesantemente minato
dalla pandemia. “Sicuramente i gestori degli impianti di
risalita – spiega – hanno gli stessi nostri problemi e cioè il
folle aumento dei costi energetici. Bisogna capire se poi
quest’aumento si può ribaltare sul costo dello skipass
giornaliero o dell’albergo stesso. Se non si ribalta infatti, si
va in perdita e conviene stare chiusi con nuove forti perdite e
aziende che chiuderanno e falliranno. Se lo fai, ci sarà un
forte aumento dei prezzi e c’è il rischio che i clienti non
vengano”.
L’estate, spiega il presidente di Federalberghi, è andata
indubbiamente bene ma “la liquidità che gli operatori sono
riusciti a fare è servita per pagare in parte i costi di due
anni di chiusura”. “Non veniamo da momenti grandiosi – ricorda
Bocca – ma siamo stati due anni fermi”. Inoltre l’alta stagione
è al termine.
Sono mesi che si parla giustamente del tetto al prezzo del gas.
“Gli altri paesi – dice – hanno le loro vie d’uscita: la Francia
ha il nucleare, la Germania ci ha messo 200 miliardi e il Nord
Europa ha il gas e il petrolio. Se l’Europa esiste a questo
punto batta un colpo. Oggi sui prezzi dell’energia abbiamo
incrementi di 6 volte rispetto al 2019. L’Europa ha il dovere di
intervenire”. (ANSA).
Fonte Ansa.it