(ANSA) – ROMA, 14 OTT – Progettato il robot-operaio che si
occuperà di costruire e riparare le grandi strutture spaziali
del futuro: la sua ampia libertà di movimento, infatti, gli
permetterebbe di effettuare l’assemblaggio di un gigantesco
telescopio da 25 metri di diametro direttamente nello spazio,
come dimostrato nella simulazione effettuata da ricercatori
della britannica Università di Lincoln e pubblicata sulla
rivista Frontiers in Robotics and AI. Ma una versione ridotta
del robot potrebbe dimostrarsi molto utile anche sulla Terra:
gli autori dello studio hanno infatti realizzato un piccolo
prototipo che si è comportato molto bene, risultando promettente
anche per i grandi edifici terrestri.
La manutenzione delle strutture è essenziale nello spazio,
dove le condizioni estreme accorciano la vita della tecnologia e
rendono troppo rischioso affidarsi a costruttori umani. “Man
mano che la dimensione delle missioni spaziali cresce, c’è
bisogno di infrastrutture in orbita sempre più estese”, commenta
Manu Harikrishnan Nair, alla guida dello studio. “La possibilità
di assemblare e costruire direttamente nello spazio – continua
Nair – rivestirà un ruolo chiave nel soddisfare questa crescente
domanda”.
A questo scopo i ricercatori hanno progettato un innovativo
sistema robotico dotato di arti, chiamato E- Walker, che può
spostarsi in diversi punti lungo una superficie ed eseguire i
compiti assegnati con un ampissima libertà di movimento. Per
testarne le capacità, gli autori dello studio hanno simulato
l’assemblaggio di un grande telescopio da 25 metri, e realizzato
un prototipo su scala ridotta che si è invece esercitato sulla
Terra. (ANSA).
Fonte Ansa.it