(ANSA) – ROMA, 19 OTT – I giovani sarebbero più vulnerabili
degli adulti in tema di phishing, cioè le truffe online con cui
i cybercriminali rubano dati e soldi. A sfatare un luogo comune
che vorrebbe i ragazzi più esperti dal punto di vista digitale,
è uno studio pubblicato da SoSafe, società che si occupa di
sicurezza. L’analisi dimostra che i giovani di età compresa tra
i 18 ei 39 anni hanno un tasso di probabilità più elevato (29%)
di fare clic su un’email di phishing dannosa, mentre per gli
utenti più adulti, dai 50 anni in su, la percentuale è del 19%.
Più in generale dallo studio si evince che il 31% dei
partecipanti ha cliccato su almeno un’ e-mail di phishing in un
contesto di simulazione, il che significa che un attacco su tre
avrebbe avuto successo. Gli uomini tendono a cascare nel
phishing più spesso delle donne: quasi un partecipante maschio
su quattro (23%) ha aperto una delle finte e-mail ricevute.Tra
le partecipanti di sesso femminile, la percentuale media è stata
inferiore, di circa il 10% Inoltre, le organizzazioni del settore pubblico (comprese
le infrastrutture critiche come gli ospedali) sembrano essere le
più vulnerabili con una percentuale di clic del 36%. Al
contrario, la percentuale nel settore industriale è del 19%.
Infine, il 99% degli intervistati ritiene che la
sensibilizzazione, in modo che i rischi per la sicurezza
informatica siano pienamente parte della cultura delle proprie
aziende, sia un aspetto importante.
“Anche chi pensa di avere una migliore comprensione di
questi rischi è spesso vulnerabile. I criminali informatici oggi
utilizzano un’ampia varietà di tattiche psicologiche che
sfruttano le emozioni umane – dice Niklas Hellemann,
co-fondatore di SoSafe – la consapevolezza dell’ampia gamma di
minacce diverse gioca un ruolo assolutamente cruciale nella
costruzione di una cultura della sicurezza informatica”. (ANSA).
Fonte Ansa.it