(ANSA) – ROMA, 11 NOV – “Il carcere di Evin era proprio
brutto, così ieri ho pensato che mi stessero trasferendo in un
altro carcere. Ma non sapevo proprio dove mi stessero portando”.
Così Alessia Piperno ha raccontato ai genitori gli ultimi
istanti di detenzione, confermando che fino all’ultimo non ha
saputo che la stessero liberando. “Era quasi contenta – dice il
papà Alberto all’ANSA – che la portassero in un’altra prigione”.
La trentenne è rimasta a parlare con i familiari fino alle 3.30
e al fratello David ha raccontato che nei 45 giorni in cella le
compagne “cambiavano spesso. Ed era difficile comunicare con
loro perché parlavano un’altra lingua”. (ANSA).
Fonte Ansa.it