(ANSA) – MILANO, 25 NOV – La domanda di connettività ‘mobile’
continua a salire e, secondo gli esperti, anche l’utilizzo di
energia e le relative emissioni. In Italia, il settore delle
telecomunicazioni si colloca al terzo posto nella classifica
delle industrie a più alto consumo di energia. Stando al recente
Mobility Report di Ericsson, il traffico dati mobile a livello
mondiale, esclusa la tipologia Fwa utilizzata per avere
connettività fissa sfruttando la rete cellulare, crescerà di
oltre 4,4 volte entro il 2027. Al fine di contenere l’aumento
dei consumi energetici, proprio Ericsson ha presentato alcune
raccomandazioni a disposizione degli operatori, con il fine di
ridurre l’energia legata alle connessioni mobili basandosi
sulla tecnologia 5G, lo standard 3gpp più efficiente, che
richiede minore dispendio energetico rispetto ai protocolli
precedenti, a parità di traffico scambiato.
L’azienda ha reso noto una strategia che si basa su tre
aspetti. Il primo è l’evoluzione sostenibile delle reti
attraverso l’adozione di una visione olistica per la
pianificazione e l’operatività. Poi la necessità di operare in
modo intelligente, sfruttando il potenziale di tecnologie
avanzate come l’intelligenza artificiale e il machine learning,
per consentire una riduzione dei consumi energetici. Infine,
l’espansione e la modernizzazione delle reti già esistenti
durante la fase di implementazione del 5G. Sul tavolo la
necessità per l’industria delle telecomunicazioni di ottimizzare
i consumi energetici senza rinunciare all’implementazione delle
reti 5G. Sempre secondo Ericsson, le reti mobili rappresentano
circa lo 0,2% delle emissioni globali di anidride carbonica e
circa lo 0,6% del consumo globale di elettricità. (ANSA).
Fonte Ansa.it