(ANSA) – ROMA, 29 NOV – Tiene la fiducia delle librerie
indipendenti nel 2022 ed è destinata a migliorare in vista delle
festività natalizie. Stabili i ricavi e la situazione
occupazionale con l’indicatore pari a 50 a fine 2022. In calo
l’indicatore relativo alla liquidità che si assesta a 38 punti
contro i 43 di dicembre 2021.
Ma anche le librerie stanno soffrendo l’impatto dell’aumento dei
costi e lo scenario economico incerto. Questo secondo i dati
dell’Osservatorio sulle librerie in Italia 2022, realizzato da
Ali, l’Associazione Librai Italiani aderente a Confcommercio, in
collaborazione con Format Research. Una libreria indipendente su
quattro ha chiesto un fido o un finanziamento nel corso degli
ultimi mesi motivata soprattutto da esigenze di liquidità e di
cassa (per il 77%). Quasi otto librerie su dieci lamentano un
aumento abnorme dei prezzi praticati dai propri fornitori. Il
48% registra un aumento dei prezzi superiore al 20%. Il 54%
delle librerie segnala un aumento dei clienti entrati in
libreria e il 55% un aumento dei libri acquistati dai clienti,
anche in valore, rispetto al 2021. Sul totale dei clienti che
hanno acquistato almeno un articolo in libreria, il 70%
appartiene alla clientela storica del negozio. Poco meno della
metà delle librerie indipendenti (47,9%) distribuisce testi
scolastici e, di queste, nove su dieci hanno avuto difficoltà
nell’approvvigionamento dei testi. Gran parte delle librerie che
effettuano distribuzione scolastica sono insoddisfatte del
servizio offerto loro dalle case editrici (81,6%) e la
stragrande maggioranza non ritiene adeguato il margine
riconosciuto dagli editori sia per i libri scolastici sulle
nuove edizioni (95%) che sui titoli a catalogo (92,3%). Per una
libreria su due (49,2%) la scolastica incide fino al 20% dei
ricavi totali. Il 17% delle librerie indipendenti è
specializzata anche nella vendita di libri universitari. Il 62%
delle librerie ha perso negli ultimi due anni una quota di
fatturato compresa tra il 20% e il 50% a causa della concorrenza
dei megastore online. Il 10% ha perso oltre il 50% del
fatturato. (ANSA).
Fonte Ansa.it