Sgrò, ho scritto al Papa perchè riapra il caso Estermann

(ANSA) – ROMA, 29 NOV – “Dopo un’ora era stato dato Cedric
come colpevole, non si sa che cosa abbia fatto Estermann quel
giorno, non si sa che cosa abbia fatto la moglie Gladys Romero
quel giorno, i medici legali entrano in casa a fare i rilievi
alle dieci e intorno alle dieci e mezza di sera la madre viene
informata del fatto, mentre all’una la sala stampa dirà già come
tutto è avvenuto”. E ancora, “Cedric ha la pistola sotto il
petto, chi lo sposta il cadavere a quell’ora? Non vengono fatti
rilievi, nemmeno delle tracce ematiche, non c’è un’analisi del
sangue, non è stata presa nessuna traccia biologica”. A
ricostruire tutte le incongruenze di una indagine quanto meno “sommaria”, è l’avvocatessa Laura Sgrò, legale della madre di
Cedric Tornay, che stasera ha presentato il suo libro “Sangue in
Vaticano. Le inquietanti verità sulla strage nella Guardia
svizzera”, (Rizzoli) alla presenza della madre del giovane. Per
Sgrò il caso si potrebbe “riaprire”
perchè “l’indagine è stata condotta male”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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