Si legge FinTech e si apre un contesto vario, fatto di prodotti, servizi, nuove modalità di gestione della finanza personale e non, che man mano stanno entrando nel nostro quotidiano.
Facciamo un po’ di chiarezza facendoci aiutare dalla Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa):
Il FinTech è l’applicazione di innovazioni nei servizi finanziari -technology based- che possono portare a nuovi modelli di business, processi o prodotti con un effetto specifico nell’erogazione e nella fruizione di un servizio finanziario
Il FinTech riguarda principalmente tutto quello che sono i pagamenti digitali, le nuove forme di gestione degli investimenti online e anche i nuovi modi per poter accedere a forme di finanziamento, attraverso modelli innovativi basati sul digital e sulle sue tecnologie abilitanti.
Partiamo da quello che più ci riguarda da vicino, ovvero la gestione dei nostri acquisti quotidiani.
Come è cambiato il nostro modo di effettuare i pagamenti?
Secondo l’osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, entro fine 2022 i pagamenti cashless raggiungeranno quota 400 mld€, ovvero più del 40% del totale speso dagli italiani, con un ruolo sempre più importante dei pagamenti tramite smartphone e wearable, che raddoppiano rispetto al 2021.
I vari PayPal, Satispay, Amazon Pay hanno aperto ad opzioni di invio denaro e di pagamento a distanza e di prossimità contactless, alla cui diffusione ha contribuito la crisi Covid e la sempre maggiore centralità dello smartphone nelle attività quotidiane.
A questi player se ne sono affiancati degli altri, che hanno portato a nuove modalità di pagamento come parte integrante dell’esperienza di acquisto di un bene, come ad esempio Scala Pay o Klarna con il modello del BNPL (Buy Now Pay Later) quindi la possibilità di concludere i pagamenti a rate, anche negli acquisti online e in settori che tradizionalmente non prevedevano questo tipo di soluzione (ad esempio il retail).
Il BNPL recentemente vive un periodo tra luci ed ombre: se da un lato per molti analisti continua a rimanere uno dei trend in crescita per il 2023, in quanto vicino alle preferenze soprattutto delle nuove generazioni, dall’altro il contesto inflazionistico e il rialzo dei tassi di interesse minano il modello di business e la marginalità delle aziende che lo hanno lanciato.
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Il futuro del FinTech e le forme assicurative
La combinazione di servizi finanziari a prodotti non finanziari costituirà una delle basi dell’evoluzione del FinTech e, se si allarga lo sguardo, anche un settore adiacente al finanziario, ovvero quello assicurativo.
L’embedded insurance avrà un ruolo sempre più ampio. Secondo l’Italian Insurtech Association (IIA) quest’ultimo, ovvero l’acquisto di una copertura assicurativa come parte integrante di un prodotto o un servizio arriverà a valere fino al 20% del valore del mercato assicurativo nei prossimi 10 anni e sarà sempre più comune avere la possibilità di associare una polizza assicurativa ad un viaggio, all’acquisto di un bene tecnologico e costituirà un elemento di arricchimento della proposizione di molte aziende che puntano ad un posizionamento premium.
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Ancora all’inizio, invece, l’instant insurance, ovvero la possibilità di “accendere” e “spegnere” polizze per assicurarsi per eventi temporanei, quali ad esempio l’assicurazione contro infortuni durante un weekend in montagna o per eventi sportivi.
In conclusione, possiamo dire che il digitale ha aperto e aprirà a sempre nuove possibilità e modelli di business e nel FinTech ciò potrà portare aziende, anche lontane dall’ambito finanziario, ad affacciarsi su questo mercato.
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Fonte Fastweb.it