(ANSA) – MILANO, 21 DIC – Riciclaggio continuato e abusiva
attività di prestazione di servizi di pagamento sono le accuse a
carico di un cittadino bengalese, titolare di un internet point,
arrestato dai carabinieri di Milano. L’uomo, ai domiciliari,
avrebbe consentito di monetizzare il reddito di cittadinanza
concesso a cittadini privi dei requisiti (232 quelli denunciati)
che gli versavano l’intero credito con versamenti via pos. In
cambio gli consegnava i contanti, trattenendo il 15% su ogni
transazione. L’uomo avrebbe riciclato 213mila euro. L’indebita
percezione ai danni dello Stato è stata quantificata in un
milione e 100mila euro.
L’attività illecita sarebbe iniziata nell’ottobre 2020. A
usufruirne, secondo le indagini dei carabinieri del Gruppo
Tutela Lavoro di Milano, erano prevalentemente cittadini somali,
che ricevevano il reddito di cittadinanza senza averne titolo.
Rispetto all’anno precedente all’istituzione del reddito,
l’internet point ha fatto registrare un incremento delle
transazioni con pos di 215.000 euro, cioè del 1.600%, e 244
persone nel periodo delle indagini hanno ‘speso’ il loro reddito
di cittadinanza nel negozio gestito dall’arrestato. In 232 sono
risultati anche “indebiti percettori” e sono stati denunciati a
7 Procure (Milano, Cosenza, Bergamo, Roma, Brescia, Como e
Torino) per falsa attestazione del possesso dei requisiti per la
corresponsione del reddito e per truffa aggravata, gli altri 12
sono stati segnalati all’Inps per l’indebito utilizzo del
beneficio. (ANSA).
Fonte Ansa.it