(ANSA) – ROMA, 22 DIC – “Prosegue ad ottobre la flessione
congiunturale dell’indice destagionalizzato del fatturato
dell’industria, seppure in leggera attenuazione rispetto al mese
precedente”. Lo afferma l’Istat che stima un calo dello 0,8%, in
valore rispetto a settembre (-1,1% sul mercato interno e -0,3%
su quello estero). Corretto per gli effetti di calendario, il
fatturato totale cresce in termini tendenziali del 12,5%, (+11%
sul mercato interno, +15,7% su quello estero). I dati in volume sul fatturato manifatturiero mostrano un calo dell’1,6% rispetto
a settembre e un incremento dello 0,3% rispetto al 2021, “molto
più contenuto di quello in valore”.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a
ottobre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano una
flessione congiunturale per i beni di consumo (-0,8% da
settembre), per i beni intermedi (-1,5%) e per l’energia
(-2,9%), mentre per i beni strumentali c’è una “leggera
risalita” (+0,5%). “L’andamento congiunturale dell’indicatore
nel suo complesso si conferma tuttavia positivo nella media
degli ultimi tre mesi”, osserva l’Istat.
Rispetto a ottobre 2021, l’istituto registra incrementi su
base annua “assai marcati per l’energia (+25,5%), più contenuti
per i beni strumentali (+15,3%), i beni di consumo (+12,4%) e i
beni intermedi (+8,7%)”. Nel comparto manifatturiero, tutti i
settori di attività economica mostrano una crescita tendenziale
sostenuta a partire da coke e prodotti petroliferi raffinati
(+27,7%) e mezzi di trasporto (+22,7%). (ANSA).
Fonte Ansa.it