(ANSA) – ROMA, 23 LUG – “E’ un gesto di coraggio. Come si
dice a Roma, c’è voluta la mia ‘tigna’, soprattutto per non fare
una stagione di monologhi, ma di spettacoli ‘veri’. Speriamo non
sia una mandrakata, perché Mandrake era convinto di aver fatto
una furbata, ma poi non gli andava mica bene”. Con la sua
proverbiale e graffiante autoironia, cita uno dei suoi più
grandi successi Gigi Proietti (ovvero “Febbre da cavallo”, che a
Roma è film cult), per raccontare l’avvio della nuova stagione
estiva del Silvano Toti Globe Theatre, il palcoscenico
shakespeariano nel cuore di Villa Borghese, che guida da 17
anni. In cartellone sette titoli, a partire dal 29 luglio con
Venere e Adone, per la regia di Daniele Salvo, “dal poemetto –
racconta Proietti – che Shakespeare scrisse durante una
pestilenza a Londra a fine ‘500. Chiusero tutti i teatri, anche
il suo Globe, e lui scrisse anche la Lucrezia e soprattutto il
Re Lear”.
Poi, uno dopo l’altro fino a fine settembre, saliranno in
scena il Sogno di una notte di mezza estate, appuntamento fisso
per il Globe, nella versione dello scomparso Riccardo Cavallo;
lo spettacolo Canzoni, con i più bei brani scritti per il teatro
da Germano Mazzocchetti; le risate del trio Andreoli, Checcacci,
Degl’Innocenti con Le opere complete di Shakespeare in 90
minuti; I due gentiluomini di Verona per Andrea Baracco con i
giovani dell’Accademia Silvio D’Amico; lo Shakespeare Re di
Napoli di Ruggero Cappuccio e la Dodicesima notte di Loredana
Scaramella, cui si aggiunge il Mumart Short Festival e due
appuntamenti per i bimbi.
“Rispetteremo tutte le misure di sicurezza – assicura
Proietti (i posti scenderanno da 1200 a 400-450 a sera) – anche
se mi viene un po’ da ridere: in questo momento l’unico modo per
abbracciarsi in scena è che un attore faccia goal”. (ANSA).
Fonte Ansa.it