Papa: fermate pena di morte in Iran, preoccupato per Brasile

(ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 09 GEN – Il Papa ha incontrato
il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede e ha
ripercorso, nel lungo r tradizionale discorso di inizio anno, le
crisi che sta attraversando il mondo. E’ “una terza guerra
mondiale”, ha ribadito chiedendo innanzitutto che cessi “immediatamente questo conflitto insensato” in Ucraina.
    Poi ha parlato dell’Iran: “Il diritto alla vita è minacciato
laddove si continua a praticare la pena di morte, come sta
accadendo in questi giorni in Iran, in seguito alle recenti
manifestazioni, che chiedono maggiore rispetto per la dignità
delle donne. La pena di morte non può essere utilizzata per una
presunta giustizia di Stato, poiché essa non costituisce un
deterrente, né offre giustizia alle vittime, ma alimenta
solamente la sete di vendetta. Faccio, perciò, appello perché la
pena di morte, che è sempre inammissibile poiché attenta
all’inviolabilità e alla dignità della persona, sia abolita
nelle legislazioni di tutti i Paesi del mondo”, dice il Papa.
    Ha anche espresso “preoccupazione” per quanto sta accadendo “in queste ultime ore in Brasile” e ha ripercorso i teatri del
mondo piegati da povertà e conflitti, dalla Siria alla Terra
Santa, dall’Africa allo Yemen. Francesco ha definito “inaccettabile” l’esclusione delle donne afgane dall’istruzione.
    Ha poi detto che anche oggi persiste la “minaccia” di una
guerra nucleare che ci vede “tutti perdenti”. E allora “occorre
scardinare” la logica del riarmo “e procedere sulla via di un
disarmo integrale, poiché nessuna pace è possibile laddove
dilagano strumenti di morte”.
    Papa Francesco ha parlato dell’aborto dicendo che non è un
diritto e ha invocato più rispetto per la dignità e il ruolo
delle donne.
    Infine ha lanciato un appello anche all’Italia affinché
affronti “con tenacia e speranza le sfide del tempo presente,
forte delle proprie radici religiose e culturali”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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