Tim, De Puyfontaine si dimette e chiede discontinuità

(ANSA) – MILANO, 16 GEN – Il ceo di Vivendi, Arnaud de
Puyfontaine, si è dimesso dal cda di Tim. Il passo indietro, che
non preclude a un disimpegno dei francesi dal gruppo telefonico,
è stato accompagnato dalla richiesta di discontinuità in cda,
alla luce dell’insoddisfazione di Vivendi nei confronti del
presidente Salvatore Rossi, giudicato non imparziale.
    “Fino a quando per Tim non verrà aperta una nuova stagione,
Arnaud de Puyfontaine desidera dedicare tutte le sue energie
nella capacità di amministratore delegato di Vivendi, maggiore
azionista di Tim dal 2015, con l’obiettivo di ristabilire un
percorso di crescita per Tim e per vedere adeguatamente
riconosciuto il valore reale dell’azienda e della sua rete”,
fanno sapere fonti vicine ai francesi, che da sempre
attribuiscono alla rete di Tim un valore molto superiore a
quello riconosciuto da Cdp.
    Ma l’uscita dal consiglio consentirà anche a de Puyfontaine
di muoversi con maggior libertà, in una fase negoziale
particolarmente delicata, che vede il governo impegnato a
definire i suoi obiettivi per il Paese. “In questa fase di
dialogo tra i principali azionisti di Tim e il governo, è
fondamentale che tutti i soggetti interessati possano essere
liberi di operare in modo costruttivo e trasparente
nell’interesse di Tim e di tutti i suoi azionisti”, viene
spiegato da Parigi. Da cui si ribadisce che Vivendi resta “un
investitore di lungo termine” e “conferma con forza il suo
interesse industriale per Tim e la propria volontà di
intraprendere ulteriori operazioni industriali in Italia”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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