(ANSA) – ROMA, 13 AGO – Nella pazza estate del calcio
d’agosto l’Atalanta tallona la Juve negli ascolti: i nerazzurri
di Gasperini, che nel match di ieri contro il Paris
Saint-Germain hanno visto sfumare negli ultimi minuti l’accesso
alle semifinali di Champions League, hanno incollato al piccolo
schermo 6,3 milioni di appassionati, dei quali 5,1 milioni su
Canale 5 e 1,2 milioni sintonizzati a pagamento su Sky, pari a
uno share del 34.6%. Lo scorso 7 agosto Juventus-Lione – con
l’eliminazione dei bianconeri – ha raccolto in totale 6,4
milioni di spettatori (5,4 milioni su Canale 5 e 1 milione su
Sky) con il 34%. L’altra squadra italiana impegnata in
Champions, il Napoli, sconfitto dal Barcellona, ha avuto 3,8
milioni di spettatori su Canale 5 e 712mila su Sky.
E’ il quadro che emerge dall’elaborazione dei dati Auditel da
parte dell’Osservatorio dello Studio Frasi. Tra gli abbonati a
Sky, l’Atalanta ha prodotto più ascolti (1 milione 173 mila
spettatori) della Juve (1 milione 60 mila). Molto alta – il
60.4% – la permanenza di chi ha seguito l’incontro con il PSG,
con l’attenzione rimasta elevata fino alla fine.
Sul fronte della serie A, l’Auditel incorona ancora regina la
Juventus, ma quest’anno il primato è stato insidiato dall’Inter.
Nel campionato che si è chiuso il 2 agosto dopo una faticosa
rincorsa post-Covid, l’ascolto più elevato è stato raggiunto,
sia all’andata che al ritorno, dagli incontri tra le due
squadre: Inter-Juventus 3,2 milioni di spettatori e
Juventus-Inter 3 milioni, entrambe in esclusiva su Sky. Nelle
dieci partite più seguite, tutte su Sky, la Juve e l’Inter sono
presenti sei volte, tre volte il Napoli, due il Milan e la Roma,
una la Lazio.
“In questa estate così anomala il calcio è un appiglio per
immaginare una risalita alla vita vissuta normalmente”, commenta
Francesco Siliato, responsabile dell’Osservatorio dello Studio
Frasi. Tra l’altro, fa notare, “gli ascolti estivi sono sempre
sottostimati, ancor di più in caso di eventi: l’Auditel,
infatti, non rileva gli ascolti nelle seconde case, nei bar,
negli hotel e nei luoghi pubblici”. (ANSA).
Fonte Ansa.it