(ANSA) – ROMA, 30 GEN – “Quest’anno, per il Festival, abbiano
pensato di costruire un ‘cielo’ speciale, tornando al piacere di
un’architettura scenografica ‘costruita’, accettandone tutte le
sfide”. E così – nelle parole degli scenografi Gaetano e Maria
Chiara Castelli, lui al ventunesimo Festival, lei al nono – è
nata la grande cupola sotto la quale risuonerà la musica di
Sanremo 2023. “Si tratta – spiegano – di una cupola ellittica
sospesa, ma strettamente connessa con il resto della
scenografia, larga ventuno metri e alta fino a undici. Avrà ‘specchi segreti’ e una sommità mobile, con luci perfettamente
integrate, che potrà scendere al di sopra degli artisti sul
palco. E, sempre per rispettare la filosofia di un’architettura
scenografica e tridimensionale, abbiamo anche rinunciato ai
tradizionali ledwall, mentre a sottolineare la centralità degli
artisti resteranno la scalinata e gli spazi laterali
dell’orchestra, e tornerà anche il sipario. Il tutto ‘avvolto’
nel bianco e affidato all’occhio del regista Stefano Vicario e
alle luci del direttore della fotografia Mario Catapano che avrà
a disposizione anche sei km di led dinamici. Un progetto che ha
preso forma, appena terminato il Festival 2022, seguendo le
indicazioni di Amadeus che ci ha chiesto di trovare nuove strade
per la scenografia. E ci piace dedicare questo nostro lavoro
anche a Franco A. Ferrari, un grandissimo direttore della
fotografia del Festival e non solo, scomparso di recente”. Oltre a quello del palcoscenico anche il resto dell’impianto
scenografico sarà dominato da linee curve che – per la prima
volta – “vestiranno” anche la platea dell’Ariston: “Sarà un modo
– aggiungono i due professionisti – di prolungare il palco nel
teatro ottenendo l’effetto di allargare lo spazio, senza ridurre
i posti in platea, anzi, recuperando alcune file”. Il lavoro
è cominciato subito dopo l’estate, mentre il montaggio a Sanremo
ha preso il via a dicembre: “E’ stato bello – concludono – veder
nascere e crescere quella che ci piace chiamare la nostra ‘architettura’ di Sanremo, per la quale il nostro ringraziamento
va al nostro collaboratore Manuele Bellucci e a tutti i
professionisti di scenografia e luci che hanno trasformato in
realtà il nostro progetto.” (ANSA).
Fonte Ansa.it