(ANSA) – ROMA, 31 GEN – Per la prima volta in 10 anni le
banche italiane si attendono un aumento dei crediti deteriorati,
frutto dell’estrema incertezza economica”, del caro energie e
dell’aumento dei tassi, a fronte della fine delle misure
pubbliche di sostegno. Secondo quanto emerge dal rapporto
Abi-Cerved il tasso di deterioramento del credito alle imprese,
(l’indicatore che esprime la percentuale dei crediti in bonis ad
inizio anno che nel corso dell’anno diventano non performing) a
fine 2022 aumenta dal 2% al 2,3% e salirà nel 2023 al 3,8% per
poi scendere nel 2024 al 3,4%. Si tratta di un valore lontano
dal picco (7,5%) toccato nella crisi del 2012. (ANSA).
Fonte Ansa.it