(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 02 FEB – Gli agenti del Servizio
Centrale Anticrimine e della Divisione Anticrimine della
Questura di Reggio Calabria stanno eseguendo, nelle province di
Reggio Calabria, Milano, Messina, Bari e in Florida (Stati
Uniti), un provvedimento di sequestro di beni, assetti societari
e rapporti finanziari, per un valore complessivo di 45 milioni
di euro, riconducibili a due fratelli imprenditori attivi nel
settore dell’edilizia e dell’intermediazione immobiliare.
“La Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato sta
attuando da anni una strategia finalizzata a colpire i patrimoni
illeciti accumulati dalle mafie, utilizzando sia i sequestri
penali che le misure di prevenzione patrimoniali – le parole del
direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, Francesco
Messina -. Dal 2019 sono stati sequestrati, su tutto il
territorio nazionale, beni per oltre 650 milioni di euro alla
sola ‘ndrangheta. Quest’ultima, colpita dall’operazione odierna,
è l’organizzazione mafiosa più pericolosa, sia dal punto di
vista militare che economico. Grazie alla sinergia operativa tra
indagini tradizionali e accertamenti patrimoniali, il contrasto
alle organizzazioni mafiose non si ferma all’apparato militare –
e quindi alla repressione di reati come le estorsioni e il
traffico di armi e stupefacenti – ma colpisce le ricchezze
accumulate grazie alle attività delittuose, funzionali alla
sopravvivenza stessa delle organizzazioni criminali”. Ulteriori
dettagli sull’operazione di oggi saranno forniti durante una
conferenza stampa, in programma alla questura di Reggio Calabria
alle 11:30. Vi prenderanno parte il direttore centrale
anticrimine, il questore Bruno Megale e il direttore del
Servizio Centrale Anticrimine, Giuseppe Linares. (ANSA).
Fonte Ansa.it