(ANSA) – UDINE, 08 FEB – La Guardia di Finanza di Udine ha
accertato una presunta frode nel settore della carta, che ha
coinvolto 37 operatori, per un totale di 24 milioni di euro e
evasione dell’Iva per tre milioni. I militari hanno anche
eseguito il sequestro preventivo di beni e conti correnti per
600 mila euro, in esecuzione di un provvedimento del Gip del
Tribunale di Udine, su richiesta della Procura. E’ stato
scoperto uno schema di cessioni e di acquisti tra diverse
imprese con sede in Italia e in altri Paesi dell’Ue, per far
ricadere gli obblighi tributari del pagamento dell’Iva su
soggetti nazionali che non effettuavano poi versamenti
all’Erario. Il sequestro è stato eseguito al termine di una
complessa indagine dalla quale è emerso che la cellulosa,
materia prima per la produzione della carta, veniva
commercializzata attraverso lo schema preordinato. Non
effettuando il versamento all’Erario, i beneficiari della frode
ottenevano un indebito vantaggio fiscale e, come hanno stabilito
i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Udine,
soprattutto, potevano vendere la merce sul mercato a prezzi
assolutamente concorrenziali, a svantaggio degli operatori
economici onesti.
L’obiettivo dei soggetti giuridici nazionali ed esteri,
infatti, non era quello di produrre e scambiare beni e servizi,
bensì di emettere fatture per operazioni inesistenti, con lo
specifico intento di realizzare la frode.
Il provvedimento cautelare disposto dall’autorità giudiziaria
coinvolge 6 società e 8 persone fisiche operanti tra Friuli
Venezia Giulia, Veneto e Lombardia. Il sequestro riguarda somme
di denaro presenti nei conti correnti, crediti, beni mobili
registrati e beni immobili, per un valore superiore a 600mila
euro. (ANSA).
Fonte Ansa.it