Fake news: Ue, dalle piattaforme informazioni insufficienti

(ANSA) – ROMA, 10 SET – Il Codice di condotta Ue per le
piattaforme online contro la disinformazione evidenzia ancora
alcune carenze dovute all’autoregolamentazione: “La qualità
delle informazioni divulgate dai firmatari del codice è ancora
insufficiente”. Lo scrive la Commissione Europea in una nota
sulla valutazione dell’ impatto avuto dal Codice contro la
disinformazione nel suo primo anno di applicazione. “Il codice
di condotta – commenta la commissaria Ue per la Trasparenza Vera
Jourova – ha dimostrato che le piattaforme online e il settore
pubblicitario possono fare molto per contrastare la
disinformazione. Ma le piattaforme – ha aggiunto – devono essere
più affidabili e responsabili; devono diventare più trasparenti.
    È giunto il momento di andare oltre le misure di
autoregolamentazione”. In particolare, dall’analisi della
Commissione Ue condotta insieme al Gruppo delle autorità Ue per
i servizi media audiovisivi (Erga), emergono le seguenti lacune:
l’assenza di indicatori chiave per misurare l’efficienza della
perfomance delle piattaforme per contrastare il fenomeno e la
mancanza di procedure chiare, di definizioni comuni e obiettivi
precisi. Inoltre dall’analisi di Bruxelles emerge che ancora non
si garantisce l’accesso ai dati per una valutazione indipendente
sulle tendenze e le minacce della disinformazione online. E
mancano ancora una cooperazione più strutturata tra le
piattaforme e il mondo della ricerca e il coinvolgimento del
settore pubblicitario. “La lotta alla disinformazione deve
essere una responsabilità condivisa, che i settori delle
tecnologie e della pubblicità devono assumersi pienamente”, ha
commentato il commissario Ue per il Mercato interno Thierry
Breton. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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