Chiesta la conferma dell’ergastolo per Oseghale

(ANSA) – PERUGIA, 22 FEB – La conferma della condanna
all’ergastolo per Innocent Oseghale è stata chiesta dalla
Procura generale di Perugia, coordinata da Sergio Sottani,
nell’ambito processo d’appello bis in corso davanti alla Corte
di assise d’appello del capoluogo umbro.
    Oseghale è stato già condannato all’ergastolo per avere ucciso
e fatto a pezzi la giovane Pamela Mastropietro nel gennaio del
2018 a Macerata. Il processo bis in corso a Perugia riguarda la
sola violenza sessuale.
    “Oseghale ha ucciso Pamela se fosse qui gli direi: tu l’hai
uccisa, tu sei un omicida. Si parte necessariamente da qui” ha
sottolineato il sostituto procuratore della Repubblica di
Perugia Paolo Barlucchi. Secondo il quale “in quella casa c’è
stata violenza sessuale e durante quella violenza sessuale
Pamela è stata uccisa”.
    “Pamela non era una prostituta” ha detto ancora Barlucchi.
    “C’è una verità nella sua vita – ha aggiunto – che è la
sofferenza psichica, la sofferenza nei rapporti familiari, la
sofferenza che ti da la dipendenza da eroina. Nessun giudizio
morale su Pamela ma comprensione, affetto e una fredda e lucida
valutazione su quello che dicono le carte e i fatti. Pamela ha
usato il suo corpo perché non sapeva che altro fare, era sola,
aveva fame, era scappata la mattina, era all’estremo non sapeva
dove andare, era in astinenza da eroina”.
    Per il sostituto procuratore generale “ci sono una serie di
elementi che ci dicono che Pamela era totalmente nelle mani di
Oseghale, che ne poteva fare ciò che ne voleva e che ha preteso
rapporti sessuali non protetti”. “Non ho dubbi – ha concluso il
sostituto procuratore generale – che c’è stata una violenza
sessuale e che c’è stata una opposizione di Pamela che non
immaginava di incontrare un brutale assassinio”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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