(ANSA) – MILANO, 01 MAR – “Da oggi si riscrive la storia
della strage bergamasca e lombarda, la storia delle nostre
famiglie, delle responsabilità che hanno portato alle nostre
perdite. La storia di un’Italia che ha dimenticato quanto
accaduto nella primavera 2020, non a causa del Covid19, ma per
delle precise decisioni o mancate decisioni”. Lo scrive
l’associazione dei familiari delle vittime Covid19
#Sereniesempreuniti’, commentando la chiusura dell’inchiesta
bergamasca che vede indagati, tra gli altri, anche l’ex premier
Conte, l’allora ministro della Salute Speranza, il governatore
lombardo Attilio Fontana e l’ex assessore alla Sanità Giulio
Gallera.
“Da sempre ci siamo battuti per la verità per i nostri cari –
spiega il direttivo dell’associazione – nonostante l’omertà che
ha sempre contraddistinto questa storia. Siamo andati avanti
senza mai scoraggiarci nel percorso di memoria e di giustizia,
confidando nella magistratura, e oggi non possiamo fare altro
che ringraziare la dottoressa Rota, il suo team, e il
Procuratore di Bergamo Antonio Chiappani”. “Questa decisione –
spiegano ancora – non ci restituisce i nostri cari e non
cancella le lacrime che abbiamo versato, ma onora la memoria di
chi ha pagato in prima persona”. E ringraziano i loro legali,
gli avvocati “Consuelo Locati, Alessandro Pedone, Luca Berni,
Giovanni Benedetto e Piero Pasini, vicini a noi in questa
battaglia con professionalità e impegno costante”. Per il team
di legali dell’associazione “ora si sa che quelle persone hanno
pagato il prezzo della inefficienza e della incompetenza
istituzionale, ad ogni livello, e oggi finalmente qualcuno sarà
chiamato a rispondere delle sue responsabilità”. (ANSA).
Fonte Ansa.it