(ANSA) – ROMA, 09 MAR – Usare algoritmi di intelligenza
artificiale come ChatGtp o altri sistemi capaci di generare
immagini o messaggi audio, per creare messaggi nascosti
impossibili, o quasi, da rilevare. A ipotizzare la tecnica, che
potrebbe essere utile, ad esempio, ai dissidenti in regimi
autoritari dove anche i social sono sotto stretto controllo, è
stato un gruppo di ricercatori della università di Oxford e
della Carnegie Mellon e sarà presentato alla Conferenza
internazionale di Learning Representations.
“Si tratta di un utilizzo innovativo, attraverso l’AI di una
tecnica antica, la cosiddetta steganografia, che consiste in
poche parole nel nascondere un messaggio in un altro contenuto,
che sia un testo o un’immagine”, ha spiegato all’ANSA
Massimiliano Sala, direttore del Laboratorio di Crittografia
dell’Università di Trento. Nota sin dall’antichità, celebre ad
esempio un racconto sull’uso della steganografia durante una
delle guerre tra greci e persiani in cui un messaggio venne
tatuato sulla testa rasata di un servitore persiano: una volta
fatti ricrescere i capelli il servitore partì per la sua
missione e una volta a destinazione si rasò per mostrare il
messaggio. Più recentemente tecniche di steganografia sono state
usate anche ad esempio dall’Isis, nascondendo informazioni in
video o foto, ma il suo reale utilizzo è stato molto limitato.
“I ricercatori ne propongono ora un uso piuttosto innovativo,
anche se con molte limitazioni poi nell’uso concreto. L’idea –
ha detto Sala – è quella di sfruttare tecnologie molto complesse
e ormai alla portata di tutti, come i vari algoritmi di AI, per
nascondere messaggi in modo efficiente”. Un esempio banale è
quello di un testo in cui le prime lettere di ogni parola
formano una frase. In forma ben più complessa, un messaggio via
mail o un vocale su whatsapp potrebbe così ad esempio superare
facilmente i controlli di una censura e arrivare al destinatario
senza che il controllore ne riconosca il pericolo. “E’
sicuramente un passo importante nell’uso dell’AI nella
crittografia che nei prossimi anni, proprio per l’arrivo di
questi algoritmi, potrebbe cambiare radicalmente”, ha concluso
Sala. (ANSA).
Fonte Ansa.it