(ANSA-AFP) – WELLINGTON, 17 MAR – La Nuova Zelanda vieterà il
social network cinese TikTok sui dispositivi dei membri del
Parlamento, allineandosi ad altri paesi occidentali che hanno
adottato misure simili. Lo hanno reso noto oggi funzionari
neozelandesi.
Il divieto riguarderà tutti i dispositivi con accesso alla rete
parlamentare, ha affermato Rafael Gonzalez-Montero, un
funzionario parlamentare. Entrerà in vigore il 31 marzo. Secondo
Gonzalez-Montero, i rischi sono “inaccettabili nell’attuale
ambiente parlamentare neozelandese. La decisione è stata presa
sulla base delle analisi dei nostri stessi esperti, dopo una
discussione con i nostri colleghi di governo e internazionali”,
ha aggiunto. La Nuova Zelanda seguirà quindi l’esempio di
Canada, Regno Unito e agenzie federali negli Stati Uniti, che
hanno già bandito TikTok dai dispositivi governativi per
problemi di sicurezza dei dati. La Commissione europea ha anche
ordinato di bandire l’applicazione per la condivisione di video
dai dispositivi dei propri dipendenti.
L’azione globale contro TikTok è iniziata in India nel 2020. Il
social network era in una lista di app vietate dopo scontri
mortali al confine con la Cina, con New Delhi che affermava di
difendere la propria sovranità. Nello stesso anno, l’ex
presidente Donald Trump ha accusato TikTok di essere uno
strumento di spionaggio per Pechino. TikTok ha ammesso che i
dipendenti della sua società madre ByteDance in Cina hanno avuto
accesso alle informazioni sugli account degli americani, ma ha
sempre negato di trasmettere questi dati alle autorità.
L’attuale presidente americano Joe Biden ha minacciato di
bandire completamente l’applicazione dal territorio Usa, se non
si separerà da ByteDance. (ANSA-AFP).
Fonte Ansa.it