Il 5G può avere un ruolo importante nel superamento del divario alimentare perchè crea anche le condizioni per sviluppare un’agricoltura smart e intelligente. Con queste tecnologie, ad esempio, i coltivatori del villaggio di Lianzhang, che fa parte della città di Qingyuan in Cina, sono stati rapidamente in grado di trasformare l’agricoltura locale, notoriamente povera, in un fiorente centro di produzione e di vendita globale.
Il villaggio è diventato il primo del paese coperto dalla rete 5G, con l’attivazione di due stazioni base nell’ottobre del 2019. Il successo è dovuto principalmente a due fattori. Il primo riguarda il lato prettamente tecnologico. Tramite il 5G, i coltivatori sono adesso in grado di monitorare costantemente le piantagioni, soprattutto quella delle angurie, accedendo ai dati meteo previsionali, così da prendere in tempo le migliori decisioni nella salvaguardia del raccolto. Poi, lo stesso network di nuova generazione ha permesso di mettere in piedi una sorta di e-commerce allargato, con gli stessi agricoltori attivi per presentare in diretta video la frutta e la verdura a disposizione e che, attraverso un’organizzazione logistica ben organizzata, viene spedita ai compratori su tutto il suolo nazionale (e teoricamente anche altrove). In questo modo, un territorio colpito pesantemente dalla pandemia di Coronavirus, è riuscito a riprendersi in fretta, vendendo l’intero raccolto di angurie nel maggio del 2020, quando negli anni scorsi non era così raro vedere merci ferme in magazzino, destinate eventualmente al macero.
Al picco del successo, un solo appuntamento in webcast ha attirato circa 400 mila spettatori, tale da consentire ad un produttore di patate dolci di distribuire ai vari acquirenti oltre 7 quintali di un tipico alimento cinese. Nel villaggio di Lianzhang, gli agricoltori hanno di fatto dato vita alla prima base agricola intelligente pensata dal basso, ossia non appartenente a multinazionali e filiere, per ottimizzare le metodologie di lavoro, riducendo gli scarti e dunque la povertà. La cosiddetta “smart agricultural” è un progetto guidato dallo Guangzhou Automobile Group Co., che ha già realizzato dieci aree di piantagione nella base, su un’area di oltre 64 mila metri quadri. Il 5G è la chiave del successo, il mezzo principale con cui l’eterogeneità delle piantagioni viene curata, analizzata e preventivamente adeguata sulla traccia dei repentini cambiamenti climatici. Parte del sistema dispone infatti di tubi di irrigazione e di una stazione meteorologica per il monitoraggio ambientale del terreno.
Fonte Ansa.it