(ANSA) – MILANO, 04 APR – La Procura di Milano ha emesso un
nuovo ordine di esecuzione pena con carcerazione per Luigi
Bergamin, ex militante dei Proletari armati per il comunismo e
uno dei 10 ex terroristi per i quali la Cassazione francese ha
confermato il no all’estradizione chiesta dall’Italia. Il
provvedimento, firmato dal pm Adriana Blasco dell’Ufficio
esecuzione guidato dall’aggiunto Eugenio Fusco, porta la pena
residua definitiva da 16 anni, 11 mesi e 1 giorno a 18 anni, 11
mesi e 1 giorno superando un errore nel calcolo della
prescrizione da parte dei giudici in passato. Sul caso,
comunque, pesa il rifiuto dei magistrati francesi alla consegna.
Bergamin, 74 anni, che faceva parte dei Pac, era stato
condannato in via definitiva nel ’91 per concorso morale negli
omicidi commessi da Cesare Battisti del maresciallo Antonio
Santoro e dell’agente Andrea Campagna, avvenuti nel ’78 e ’79.
Per il secondo omicidio, nel 2008, era stata dichiarata la
prescrizione dei due anni di pena in continuazione con l’altra
uccisione.
Sulla base dell’accertamento di un errore sulla prescrizione
dichiarata, i pm milanesi hanno portato la pena residua
definitiva a 18 anni, 11 mesi e 1 giorno ed emesso il nuovo
ordine di esecuzione, inoltrato ai carabinieri e notificato alla
difesa. Sulla base del fatto che Bergamin è latitante in
Francia, in teoria sarebbe possibile da parte del Ministero
della Giustizia inoltrare una nuova richiesta di estradizione
alle autorità francesi, ma comunque pesa il no definitivo già
espresso dalla Cassazione di Parigi il 28 marzo. L’ordine di
carcerazione, ad ogni modo, sarà valido e potrà essere eseguito
qualora Bergamin dovesse rientrare in Italia.
La Procura, dal punto vista giuridico, ha precisato nell’atto
che i due anni in continuazione per l’omicidio Campagna hanno
come termine di prescrizione 30 anni (quello previsto
dall’omicidio punito con pena di 21 anni), mentre i giudici
all’epoca applicarono un termine ‘semplice’ di soli due anni,
raddoppiato in quattro, considerando sola la pena messa in
continuazione. (ANSA).
Fonte Ansa.it