(ANSA) – ROMA, 05 APR – Nel 2022 in Italia il mercato
dell’Internet delle cose (IoT) ha superato gli 8 miliardi di
euro, segnando un +13% rispetto all’anno precedente, nonostante
i problemi legati alla carenza di semiconduttori e di materie
prime, oltre all’instabilità economica e politica della guerra
in Ucraina. Nel nostro paese ci sono 124 milioni di oggetti
connessi, 2,1 per abitante. Sono alcuni dei risultati della
ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of
Management del Politecnico di Milano, presentata oggi.
La fetta più grande del mercato è rappresentata dalla Smart
Car, con un fatturato da 1,4 miliardi di euro, pari al 17% del
totale. Al secondo posto, le applicazioni nel mondo utility con
1,37 miliardi di euro, in crescita ma ormai prossime alla
saturazione: nel 2022 sono stati installati altri 1,1 milioni di
contatori gas connessi in utenze domestiche (84% del parco
complessivo) e 1,7 milioni di smart meter elettrici di seconda
generazione (64% del totale). Seguono Smart Building (1,3
miliardi), Smart City (830 milioni), Smart Factory (780
milioni), Smart Home (770 milioni). Gli ambiti che stanno
crescendo di più all’interno del mercato IoT sono, però, in
particolare Smart Agriculture (+32%), Smart Factory (+22%) e
Smart Building (+19%).
A fine 2022 si contano 39 milioni di connessioni IoT
cellulari (+5% rispetto al 2021) e 85 milioni di connessioni
abilitate da altre tecnologie di comunicazione (+15%).
Nell’Industria, il 77% delle grandi aziende e il 58% delle Pmi
ha avviato almeno un progetto IoT. “Il Pnrr – si legge –
continua a rappresentare un’opportunità di crescita per favorire
l’innovazione tecnologica del Paese, soprattutto alla luce della
crisi energetica. Particolare attenzione è posta sul connubio
tra IoT ed Energy che prevede un investimento di quasi 7
miliardi”. (ANSA).
Fonte Ansa.it