(ANSA) – ROMA, 16 OTT – Gentilezza contro pugno duro. Domani
la Nuova Zelanda andrà al voto per scegliere tra la premier
uscente Jacinda Ardern, la 40enne leader del partito laburista
che ha improntato la sua politica sul concetto di “kindness”, e
Judith Collins, 61enne alla guida del National Party ammiratrice
di Margaret Thatcher soprannominata “crusher” per via delle sue
misure anti-crimine.
Ardern è data largamente in vantaggio per come ha affrontato
questi tre anni che l’hanno vista confrontarsi con l’attentato
terroristico di Christchruch e la pandemia di coronavirus. Ma i
critici le rimproverano di non aver mantenuto tutte le promesse
e di aver lasciato indietro questioni come la povertà infantile
o i Maori. Ardern è comunque uno dei premier più popolari nella
storia della Nuova Zelanda. Collins, cristiana praticante ed ex
sottosegretario alla Giustizia, ha puntato la campagna sul
sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi Covid.
Oltre 1,6 milioni di persone (il 46% degli aventi diritto)
hanno già votato, incluse le due candidate, anche a causa dei
timori legati al Covid-19. (ANSA).
Fonte Ansa.it