(ANSA) – ROMA, 14 APR – “Giletti ha condotto in 6 anni 194
puntate di “Non è l’Arena” dove ha potuto trattare in totale
libertà tutti gli argomenti che ha voluto, inclusi quelli
relativi alla mafia sulla quale ha fatto molte puntate, con
tutti gli ospiti che ha voluto invitare. Gli auguro di trovare
la stessa libertà incondizionata nella sua prossima esperienza
televisiva o di altro genere”. Lo dice all’ANSA il patron di
La7, Urbano Cairo, all’indomani della decisione dell’azienda di
sospendere ‘Non è l’Arena’. Oggi i quotidiani hanno sottolineato
che nella prossima puntata il programma si sarebbe nuovamente
occupato di mafia, dopo aver ospitato il tuttofare dei fratelli
Graviano, Salvatore Baiardo. Giletti, rispondendo a una domanda dell’inviato di Striscia
la Notizia Valerio Staffelli che gli chiedeva se
l’allontanamento fosse collegato con la discussa messa in onda
dello speciale su Matteo Messina Denaro, ha risposto: “L’Italia
non è ancora pronta ad ascoltare certe verità, fa più comodo
tenerle nei cassetti”. Antonio Ingroia, ex magistrato, spesso ospite del programma
di La7 che domenica doveva essere in trasmissione per parlare di
mafia, ha sostenuto a Un giorno da pecora che Giletti “si era
spinto troppo in avanti rispetto a quello che si aspettava il
suo editore. Credo proprio che se non avesse fatto trasmissioni
sulla mafia – ha aggiunto – ‘Non è l’Arena’ non sarebbe stata
chiusa”. (ANSA).
Fonte Ansa.it