(ANSA) – ROMA, 18 APR – “Dopo tanto, tanto dolore, il nostro
meraviglioso Arrigo è finalmente in pace. La famiglia chiede
silenzio”. Con queste parole è stata annunciata, sui profili
social del cantautore, la morte del figlio di Roberto Vecchioni.
Arrigo aveva 36 anni ed era nato dal secondo matrimonio
dell’artista. La primogenita Francesca è nata dal primo
matrimonio con Irene Brozzi, sposata nel 1973, gli altri tre
dalla seconda moglie Daria Colombo, che si è unita all’artista
nel 1981.
La seconda figlia di Vecchioni è Carolina, poi sono nati
Arrigo e Edoardo, che due anni fa ha raccontato nel libro “Sclero – Il gioco degli imperatori” la sua malattia, la
sclerosi multipla.
Vecchioni, che il 25 giugno compirà 80 anni, ha dedicato
alcuni dei suoi brani ai figli. Nel 2016 ha pubblicato l’album “Canzoni per i figli”, che conteneva tra le altre “Canzone da
lontano”, una ninna nanna scritta per Francesca, tratta
dall’album “Montecristo”, una versione recitata di “Figlio
figlio figlio” e una con nuovo arrangiamento di “Un lungo
addio”, dedicata a Carolina. A Edoardo Vecchioni ha dedicato,
invece, la canzone ‘Le rose blu’.
In diverse interviste, il cantautore ha parlato del suo
rapporto con i figli, sostenendo che la vita senza figli per lui
sarebbe come un deserto. In occasione dell’uscita del libro ‘La
vita che si ama. Storie di felicità’, Vecchioni spiegò all’ANSA
che ai figli ha sempre “insegnato ostinatamente il gioco e il
sogno”. Una “faticaccia tremenda, ma non quanto quella fatta da
mia moglie – raccontò – che ha dovuto insegnare loro la realtà.
Abbiamo costruito insieme un fortino in cui viviamo non da
decrepiti utopisti, non di illusioni, ma di cose che ci salvano
la vita quando sembra troppo brutta. Riusciamo a ridere l’uno
dell’altro, a prendere le cose con ironia e a volerci bene. Non
ho mai visto quattro fratelli così uniti, i miei figli si
chiamano tra loro ‘brothers and sisters’ e raccontano tutte le
scemate che fa il padre. Questo libro lo hanno voluto loro
proprio per capire meglio chi è il loro papà”. (ANSA).
Fonte Ansa.it