(ANSA) – PALERMO, 27 APR – Si è avvalsa della facoltà di non
rispondere al gip, nel corso dell’interrogatorio di garanzia,
Daniela Lo Verde, la preside antimafia arrestata per corruzione
e peculato. Stessa scelta hanno fatto i due coindagati, il
vicepreside Daniele Agosta e Alessandra Conigliaro, la
dipendente di un negozio di informatica che avrebbe gestito in
esclusiva le forniture di apparecchi elettronici della scuola
Falcone dello Zen, in cui lavorava la preside, in cambio di
regali alla dirigente. La donna e il suo vice avrebbero razziato
la mensa dell’istituto di generi alimentari acquistati coi fondi
europei e si sarebbero appropriati di tablet e pc destinati ai
ragazzi. I tre indagati sono ai domiciliari. (ANSA).
Fonte Ansa.it