(ANSA) – MILANO, 10 MAG – Una ricerca dell’azienda di
sicurezza informatica Kaspersky rivela i comportamenti degli
italiani in materia di cybersecurity. Secondo gli esperti, il
66% delle persone tra i 25 e i 54 anni ritiene di essere
informata sulla sicurezza online ma senza aver mai preso
provvedimenti per evitare di cadere vittima di attacchi hacker.
Lo spaccato nostrano è parte del report “Ignorance is Bliss” che
ha coinvolto 5.369 bambini e 5.665 adulti in sette Paesi
europei, interrogandoli su quali fossero le loro conoscenze in
materia di sicurezza online, se sapessero cosa fosse una truffa
di phishing, quante informazioni condividessero sul web e a chi
si affidano per identificare potenziali minacce. Di fatto,
dicono da Kaspersky, la maggioranza degli italiani non prende
sul serio le conseguenze che potrebbero scaturire dal furto dei
propri dati. La ricerca svela che il 23% degli intervistati ha
già visto le proprie informazioni rubate o sottratte per un
attacco hacker, con solo il 35% di questi che, dopo l’evento, ha
adottato misure idonee a contrastare altri pericoli. La maggior
parte degli utenti che cerca di proteggersi dagli attacchi, come
quelli di phishing che arrivano via email o sms, blocca il
numero telefonico o il messaggio di posta elettronica dannoso
(64,8%), si informa online sulla fonte della minaccia (48,4%) e
segnala al marchio interessato quando i criminali cercano di
imitare il brand a scopo truffa (34,3%). Per Kaspersky, pur
conoscendo i rischi, oltre la metà degli italiani è disposta a
condividere informazioni personali online. Il 60% ammette,
infatti, di inserire dati sensibili come il proprio nome e la
propria posizione sui social media. “È allarmante che oltre la
metà degli intervistati non controlli le proprie impostazioni
sulla privacy (55,5%) e risponda a quiz sui social” dicono.
“Infine, quasi il 50% utilizza ancora informazioni personali,
come la squadra di calcio preferita o il nome del primo animale
domestico, per ricordare le password”. (ANSA).
Fonte Ansa.it