Crisi e spettro Usa, Oppo chiude l’unità di produzione chip

(ANSA) – MILANO, 15 MAG – Il colosso cinese della tecnologia
Oppo chiuderà Zeku, l’unità aziendale di progettazione e
realizzazione di chip a causa di una domanda debole e del
perdurare della crisi economica globale. Come spiega Reuters, la
decisione di tagliare la divisione, incentrata sui
semiconduttori, arriva a sorpresa, in anni che vedono il marchio
crescere molto a livello globale. Stando ai dati di Statista, a
fine 2022 Oppo aveva spedito quasi 26 milioni di smartphone,
circa il 6,4% del mercato globale. Reuters afferma che un altro
dei motivi alla base della mossa potrebbero essere le crescenti
tensioni geopolitiche con gli Stati Uniti, con la minaccia di
limitare il business delle aziende cinesi con i partner Usa. La
divisione Zeku produceva, dal 2021, i chip personalizzati
MariSilicon mentre, nel prossimo futuro, Oppo dovrà tornare a
fare affidamento su fornitori di terze parti per i
semiconduttori dei suoi smartphone. In una dichiarazione
ufficiale, la società con sede a Dongguan ha spiegato: “A causa
delle incertezze nell’economia globale e nel settore degli
smartphone, dobbiamo cambiare rotta per proseguire lo sviluppo a
lungo termine. Pertanto, la società ha deciso di cessare
l’attività di Zeku”. Il primo chip uscito dai laboratori di Oppo
è stato il MariSilicon X, un’unità di elaborazione neurale
progettata per migliorare le prestazioni di foto e video
attraverso l’apprendimento automatico. L’idea era quella di
seguire l’esempio di Apple nel concentrare internamente il
grosso della realizzazione dell’hardware per i prodotti di
consumo. Non è chiaro in che modo la chiusura influenzerà gli
oltre 2.000 dipendenti di Zeku anche se Oppo ha sottolineato che “la società organizzerà adeguatamente le questioni correlate e
continuerà a fornire ottimi prodotti e servizi agli utenti di
tutto il mondo”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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