(ANSA) – ROMA, 16 MAG – Non fu solo l’eruzione a causare la
morte degli abitanti dell’area ma anche un terremoto
concomitante: a Pompei sono stati rinvenuti gli scheletri di due
nuove vittime, durante uno scavo nell’Insula dei Casti Amanti.
Sono le vittime di un terremoto che ha accompagnato l’eruzione,
ritrovate sotto il crollo di un muro avvenuto tra la fase finale
di sedimentazione dei lapilli. Lo rende noto il MiC. ”Le
tecniche dello scavo moderno ci aiutano a comprendere sempre
meglio l’inferno che in due giorni distrusse interamente la
città di Pompei, uccidendone molti abitanti”, spiega il
direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel.
“Il ritrovamento dei resti di due pompeiani avvenuto nel
contesto del cantiere in opera nell’Insula dei Casti Amanti
dimostra quanto ancora vi sia da scoprire riguardo la terribile
eruzione del 79 d.C. e conferma l’opportunità di proseguire
nelle attività scientifiche di indagine e di scavo. Pompei è un
immenso laboratorio archeologico che negli ultimi anni ha
ripreso vigore, stupendo il mondo con le continue scoperte
portate alla luce e manifestando l’eccellenza italiana in questo
settore”. Coì il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano,
commenta il ritrovamento di due vittime di un terremoto che
sarebbe avvenuto a Pompei dopo l’eruzione del 79 d.c. (ANSA).
Fonte Ansa.it