(ANSA) – ROMA, 17 MAG – Dopo due mesi di “contenuta
crescita”, a marzo, le esportazioni italiane si riducono su base
mensile del 2,3% a marzo, per effetto in particolare della
contrazione delle vendite di beni di consumo non durevoli verso
i paesi extra europei mentre le importazioni calano del 6,5%.
L’Istat segnala inoltre che, nel primo trimestre 2023, rispetto
al precedente, l’export è stazionario, mentre l’import
diminuisce dell’8%. Su base annua, la crescita dell’export a
marzo in valore rallenta al 4,7% in termini monetari, mentre si
riduce in volume (-3,1%).
L’import registra una riduzione tendenziale del 9,8% in valore
– sintesi di un aumento del 6,1% per l’area Ue e di un’ampia
flessione per quella extra Ue (-28%) – e dell’8,8% in volume.
L’Istat sottolinea che è la prima volta dopo oltre due anni, che
l’import registra una contrazione, “peraltro marcata, per circa
un terzo spiegata dal crollo degli acquisti di gas naturale
dalla Russia”.
Il saldo commerciale dell’Italia con l’estero risulta
positivo a marzo 2023 e, con un surplus di 7,5 miliardi, “è il
più elevato da luglio 2021” (+8,17 miliardi). La stima del saldo
commerciale era in deficit per 757 milioni a marzo 2022.
“I prezzi all’import continuano a diminuire su base mensile
e, per la prima volta da febbraio 2021, flettono su base annua;
a contribuire sono ancora soprattutto i persistenti ribassi dei
prezzi dei prodotti energetici nell’area non euro”, rileva
infine l’Istat che indica a marzo una riduzione dei prezzi
dell’1,4% su base mensile e del 2,6% su base annua (dal +1,3% di
febbraio). (ANSA).
Fonte Ansa.it