Cresce sui social l’hashtag #CancelNetflix dopo che il colosso dello streaming ha messo in atto una stretta, anche in Italia, alla sua politica di condivisione delle password. Gli utenti – come scrive il sito BusinessInsider – manifestano l’insoddisfazione verso un servizio che richiede un costo extra per consentire ad un utente fuori dal proprio nucleo domestico di accedere ai contenuti, postando la loro notifica di cancellazione e invitando anche gli altri a farlo.
Molti utenti su Twitter stanno condividendo un post del 2017 della società americana, il cui slogan allora era ‘Loving is a sharing password’ – incoraggiando quindi a mettere in comune l’accesso alla piattaforma – comunicando di aver chiuso il profilo. Altri scrivono di aver cancellato l’account in tempi record dopo aver visto lievitarne il costo; altri ancora si lamentano del fatto che l’aumento è ingiustificato alla luce delle bollette da pagare di questi tempi e dei contenuti proposti da Netflix. Alcuni siti inglesi riportano che nel Regno Unito le ricerche su Google con il termine Cancella l’account Netflix sono aumentate quasi del 3% da quando la società di streaming ha iniziato a inviare e-mail di avviso agli utenti che condividono password al di fuori delle loro famiglie.
A febbraio, la piattaforma di streaming aveva iniziato ad addebitare un costo aggiuntivo agli utenti in Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna, se volevano condividere l’accesso al proprio account con persone al di fuori del proprio nucleo familiare. Poi la novità si è allargata via via ad altri paesi, tra cui l’Italia.
Legata a questo tema, la società di sicurezza Check Point Software segnala una truffa informatica relativa alla presunta vendita di abbonamenti: alcuni canali Telegram offrono l’accesso al piano premium mensile di Netflix a poco più di 2 euro, in realtà il piano è collegato a portali di cybercriminali che offrono credenziali compromesse o da account violati.
Fonte Ansa.it