(ANSA) – MILANO, 07 GIU – C’è ancora OpenAi,
l’organizzazione che sviluppa il chatbot ChatGpt, dietro il
primo cortometraggio realizzato sfruttando l’intelligenza
artificiale. Si chiama The Frost ed è un film di 12 minuti in
cui ogni inquadratura è stata generata dal modello Dall-e 2 di
OpenAi, lo stesso su cui si basa il generatore di immagini Image
Bing Creator. La società che ha supportato il progetto è
Waymark, con sede negli Usa, per una produzione Latent Cinema.
La storia di The Frost racconta del viaggio di alcune persone
in un mondo in cui il cambiamento climatico è oramai
inarrestabile, tanto da aver portato gran parte del Pianeta a
vivere una nuova era glaciale. Tecnicamente, il corto nasce da
una sceneggiatura scritta da Josh Rubin, produttore esecutivo di
Waymark. All’intelligenza artificiale di Dall-e 2 si deve
l’interpretazione delle richieste testuali degli sceneggiatori,
che hanno utilizzato l’IA non solo per ottenere le riproduzioni
visive dei personaggi ma anche le inquadrature migliori, dal
loro punto di vista.
Il lavoro non è stato semplice ma come ha dichiarato Rubin al
sito Mit Technology Review: “Con 15 minuti di tentativi ed
errori si ottiene l’inquadratura desiderata che si inserisce
perfettamente in una sequenza”. Visto che Dall-e 2 realizza solo
immagini statiche, Waymark ha poi usato lo strumento software
D-Id, per creare sequenze video basate esclusivamente sulle
immagini fornite. Anche quest’ultimo è un programma di
intelligenza artificiale, che mette assieme diversi modelli di
linguaggio, tra cui Gpt-3 e Stable Diffusion, per fornire un
servizio generativo di alta qualità. (ANSA).
Fonte Ansa.it