(ANSA) – ROMA, 08 GIU – Si allarga il fronte delle aziende
della Silicon Valley che vogliono diminuire lo smart working.
Dopo Meta, anche Google va in questa direzione. Secondo un memo
interno della società – che il sito specializzato The Verge ha
visionato – il colosso americano richiede ai dipendenti di stare
tre giorni a settimana in presenza, il lavoro da remoto totale
sarà previsto solo per casi eccezionali.
L’e-mail ricorda inoltre ai dipendenti che i manager possono
tenere conto delle assenze nella revisione delle prestazioni.
“Sappiamo che molte persone sono passate al lavoro
completamente remoto per molte buone ragioni, mentre tutti ci
siamo adattati alla pandemia – si legge nel memo del colosso
tecnologico – Per coloro che lavorano da remoto e che vivono
vicino a un ufficio Google, speriamo considererete di passare ad
un programma di lavoro ibrido. I nostri uffici sono il luogo in
cui sarete più connessi alla comunità di Google. In futuro,
considereremo le nuove richieste di lavoro da remoto solo per
casi eccezionali” Passati gli anni critici della pandemia e dichiarata la fine
dello stato di emergenza dall’Oms diverse aziende stanno
chiedendo ai loro dipendenti di tornare in presenza, almeno
alcuni giorni alla settimana. Anche Meta-Facebook sta
riorganizzando i turni di lavoro con l’intenzione di riportare i
dipendenti in ufficio a partire dal 5 settembre per almeno tre
giorni alla settimana. Resteranno in smart working i
collaboratori che già prima svolgevano i loro compiti da remoto.
(ANSA).
Fonte Ansa.it