Meta continua a portare nuove funzionalità in Horizon Worlds, il suo metaverso, ad oggi disponibile solo in Canada, Francia, Islanda, Irlanda, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. L’azienda ha introdotto, in maniera graduale, le chat testuali tra gli iscritti della piattaforma di realtà virtuale. Finora era possibile chattare su Horizon Worlds solo usando la voce, per consentire a chi si trovava nella stessa ‘stanza’, ossia gli ambienti del vasto mondo 3D, di parlare in modalità ibrida, con il proprio avatar e la voce reale, sfruttando il microfono. Meta afferma che la chat è attualmente disponibile per un “piccolo numero di persone” e che la società spera di espandere la disponibilità “entro la fine dell’estate”.
Con il lancio delle chat di testo, Meta estende ulteriormente la rete, avvicinandola ad un utilizzo social più tradizionale, a mo’ di Facebook Messenger. Grazie alla novità infatti, non ci sarà bisogno di trovarsi virtualmente nello stesso posto con l’utente con cui parlare ma basterà aprire la finestra di chat per vedere gli amici in linea, proprio come accade su Facebook. Considerando l’esperienza tutt’altro che ideale della digitazione nella realtà virtuale, Meta ha probabilmente introdotto queste funzionalità in preparazione dell’implementazione del supporto web e mobile per Horizon Worlds, che permetterà di entrare nel metaverso anche con uno smartphone o un computer, senza indossare visori specifici, come i più recenti Meta Quest Pro. Secondo alcune fonti, citate da media statunitensi, l’apertura globale di Horizon Worlds potrebbe avvenire il 27 settembre, in occasione dell’evento Meta Connect, lo stesso durante il quale, due anni fa, Mark Zuckerberg svelò il metaverso e il cambio di nome di Facebook in Meta, un contenitore per tutti i progetti del colosso americano.
Tornando alle chat testuali, la volontà sarebbe quella di declinare in realtà virtuale le stesse norme di utilizzo che attualmente regolano Messenger e piattaforme simili di Meta, come Instagram Direct. L’obiettivo è rendere più semplice segnalare abusi, violenze e usi non conformi delle chat, per spegnere sul nascere le preoccupazioni sulla privacy che circondano il metaverso e le sue applicazioni.
Fonte Ansa.it