(ANSA) – PARIGI, 29 GIU – Astronomi di tutto il mondo hanno
annunciato di aver trovato prova di una forma di onde
gravitazionali a lungo teorizzata che crea un “ronzio di
sottofondo” che rimbomba in tutto l’universo. La svolta –
realizzata da centinaia di scienziati che utilizzano
radiotelescopi in Nord America, Europa, Cina, India e Australia
dopo anni di lavoro – è stata salutata come una pietra miliare
che apre una nuova finestra sull’universo. L’esistenza di queste
onde era stata teorizzata da Albert Einstein ma non era stata
mai provata finora.
Le onde gravitazionali sono increspature nel ‘tessuto’
dell’universo che viaggiano alla velocità della luce quasi del
tutto senza ostacoli. La loro esistenza non è stata confermata
fino al 2015, quando gli osservatori statunitense e italiano
hanno rilevato le prime onde gravitazionali create dalla
collisione di due buchi neri.
Queste onde ‘ad alta frequenza’ sono state il risultato di un
singolo evento violento che invia un forte, breve scoppio
increspato verso la Terra. Ma per decenni gli scienziati hanno
cercato le onde gravitazionali a bassa frequenza, che si pensa
siano costantemente in movimento nello spazio come un rumore di
fondo.
Unendo le forze sotto la bandiera del consorzio International
Pulsar Timing Array, gli scienziati che lavorano ai rilevatori
di onde gravitazionali in diversi continenti hanno rivelato ora
di aver finalmente ‘trovato una forte rumore di fondo.
Per trovare prove di questo andamento alle basse frequenze,
gli astronomi hanno osservato le pulsar, i nuclei morti delle
stelle esplose in una supernova.
In futuro, le onde gravitazionali a bassa frequenza
potrebbero rivelare di più anche sul Big Bang e possibilmente
far luce sul mistero della materia oscura, hanno detto gli
scienziati, oltre a far capire meglio come si formano e si
evolvono i buchi neri e le galassie. (ANSA).
Fonte Ansa.it